Appalti a Vico Equense, si cercano altre persone coinvolte negli attentati

Vico Equense. La Procura di Torre Annunziata sta facendo sempre più chiarezza sul piano criminale che era stato messo su per cercare di spaventare l’imprenditore Mario Parlato e costringerlo a rinunciare all’appalto vinto.

L’arresto di Pasquale Cioffi ha fatto chiarezza sull’attentato dello scorso 17 febbraio, quello effettuato sempre tramite il piazzamento di un ordigno esplosivo presso l’abitazione di Parlato. I carabinieri di Sorrento hanno eseguito nei giorni scorsi un’ordinanza di custodia cautelare, richiesta dalla Procura di Torre Annunziata ed emessa dal g.i.p.: il 34enne di Vico Equense è gravemente indiziato di detenzione illecita di armi e ordigni esplosivi.

Ma sulla vicenda non può essere scritta la parola fine. Stando a quanto riferito dallo stesso Cioffi, quest’ultimo era un dipendente di Ferraro, leader dell’impresa concorrente che insieme al complice Rosario Salan, si erano attivati col piano criminoso. Pare addirittura che Cioffi sia stato, sempre stando a quanto da lui riferito, minacciato di licenziamento in caso non avesse piazzato la bomba.

Insomma, ci sono più persone coinvolte e questo lo dimostrerebbe anche il fatto che non sono stati trovati i responsabili di diversi altri atti intimidatori nei confronti di Parlato: per cercare di fargli abbandonare l’appalto del restyling del Convento di Montechiaro, l’imprenditore aveva subito minacce e un incendio doloso di un autoarticolato aziendale. Non solo. Non sono stati trovati neanche i colpevoli del piazzamento dell’ordigno presso l’Hotel Torre Barbara e quelli dell’Hotel Astoria. Che siano tutti attentati collegati tra loro, magari con le stesse persone coinvolte? E’ proprio su questo che sta cercando di fare chiarezza la Procura di Torre Annunziata. Che vi sia stato un disegno ben preciso, con un intento ben preciso, ovvero quello legato a intimidazioni e minacce per uno scopo chiaro, pare certo, ma ora bisognerà legare tutti gli eventi e in questo contesto è determinante il lavoro dei Carabinieri di Sorrento.

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