Agerola, spacciava in casa: condannato a 6 mesi il giovane che truffò ragazzina di Amalfi

E’ stato condannato a 6 mesi di reclusione il 19enne originario di Torre del Greco, ma residente ad Agerola, che aveva cominciato a spacciare in casa sua. A rivelarlo sono i colleghi di Metropolis. P.S. era stato beccato nell’agosto del 2018 dai Carabinieri: i militari si erano insospettiti dell’affluenza di persone che transitavano per casa sua, in via Roma. Dopo una diligente indagine, i Carabinieri avevano fatto irruzione nell’appartamento e lì avevano trovato dosi di marijuana e, nelle sue tasche, banconote per circa 500 euro. Nelle tasche del giubbino erano nascosti due bilancini di precisione. Il pm aveva chiesto 2 anni e 8 mesi.

Ricordiamo che il giovane è stato implicato nella brutta faccenda che ruotava attorno all’estorsione ai danni di una ragazzina di Amalfi. Nella fattispecie, era stato condannato per truffa aggravata e sottoposto ad obbligo di dimora a Torre del Greco. La vicenda era venuta fuori lo scorso inverno e aveva scioccato non poco la comunità della Costiera e dei Monti Lattari. Scioccante, non solo per il fatto in sé, ma anche perché venne fuori che il giovane “complice” di P.S., ovvero M.D.M., originario di Pimonte, era anche coinvolto nello stupro di gruppo avvenuto nel 2016 proprio a Pimonte ai danni di un’altra quindicenne.

Si parlava di un gruppo di dieci minorenni, che nell’ottobre del 2018 aveva completato il percorso riabilitativo e ed era stata sancita la conclusione positiva del percorso. Dopo un anno e mezzo di recupero, il giudice aveva dichiarato il non luogo a procedere. Una decisione che aveva fatto infuriare non poco la comunità del posto e che aveva fatto il giro dei media non solo locali. L’accusato, insieme appunto a P.S., furono arrestati per estorsione in flagranza di reato.

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