Moria di “nacchere” nel Mediterraneo, scomparse anche a Punta Campanella? foto

Notizia lanciata dall’Ansa, le nacchere di mare (pinna nobilis), specie protetta dalla direttiva Habitat della Comunità Europea n.43/92, sono letteralmente scomparse dai fondali delle isole Tremiti (Foggia). Gli ultimi studi hanno purtroppo confermato quanto già acquisito da ricerche avviate da tempo: il responsabile della moria è un’infezione causata da “haplosporidium”, un nuovo protozoo parassita, particolarmente aggressivo, che distrugge la ghiandola digestiva delle nacchere.
Le “nacchere” erano presenti un tempo anche nei mari della penisola sorrentina e costiera amalfitana, gli antichi greci le raccoglievano per il “bisso”, un bio-materiale che consente a questi molluschi di ancorarsi sott’acqua, che risulta essere resistente come l’acciaio e sottile come la seta tant’è che si adoperava per tessere abiti regali di fattura pregiatissima. Nel 2017 una perlustrazione dei fondali di Punta Campanella del subacqueo Marco Gargiulo ha accertato la stessa moria di Pinna nobilis registrata oggi alle Tremiti*. I ricercatori del CNR di Taranto e dell’Università degli Studi di Teramo a sostegno della tutela della pinna nobilis hanno condotto un’attività di studio nelle acque dell’arcipelago delle Diomedee per salvare la specie, il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo raccogliendo informazioni scientifiche preziose per comprendere i motivi del grave fenomeno che rischia di estinguere la specie.
(*vedi articolo http://www.marcogargiulo.com/2017/08/07/punta-campanella-e-puolo-con-mimmo)

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