Matteo Renzi! Rottamatore o rottamato?

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Quali effetti potrebbe avere la scissione, promossa da Renzi, sul PD, sull’accordo con il Movimento 5 Stelle e sul governo? L’interrogativo è di prammatica. Non esiste infatti una strategia precisa né a livello politico, né economico. Prevale la convinzione, secondo cui il nostro soggetto abbia agito solo ed esclusivamente per fare da ago della bilancia nella vita del governo, visto che all’interno del PD, partito in cui non ha mai dato l’impressione di sentirsi a casa, il ruolo di primadonna gli era stato irrimediabilmente negato. È accusato di protagonismo, esibizionismo, personalismo. Eppure con il clamoroso 40% alle Europee ha avuto l’Italia in pugno; avrebbe potuto cambiare tante cose, concretizzare il sogno di un’Italia digitale, ma l’arroganza lo ha accecato. L’unico obiettivo strategico, da lui stesso indicato, è la lotta contro Salvini. In ogni caso la mossa di Renzi, a prima vista palesemente spregiudicata, potrebbe regalare all’ex-rottamatore lo spazio politico che nel partito gli è stato ormai negato. Tenuto conto della tempistica dell’azione da lui promossa, ritengo anche che questo sia stato anche il movente fondamentale della mossa di Renzi, ossia un risentimento mal digerito. Altro non c’è!

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