Massa Lubrense. Balduccelli sotto assedio fra posta persa a Cerulli e scontro con i vigili, frizioni anche con la Russo assessore a Piano di Sorrento

Massa Lubrense. Nella cittadina capoluogo del Parco Marino di Punta Campanella la campagna elettorale è più infuocata di altri comuni limitrofi , come Sorrento e Positano. Da una parte l’attacco di Lello Staiano sulle Poste Italiane che lasciano residenza Cerulli , dall’altra lo scontro con la polizia municipale guidata da Rosa Russo, che comporta anche di riflesso frizioni con Piano di Sorrento, visto che lei è assessore nella Giunta di Vincenzo Iaccarino.

Sullo spostamento della Posta dalla residenza Cerulli, verso strutture private al Nastro Azzurro, con conseguenti disagi, Staiano contesta la poca trasparenza, nel senso che nulla viene trapelato e i cittadini subiscono queste scelte , il capogruppo di opposizione ritiene che poteva essere più conveniente adeguare il canone.  Certo è che Poste Italiane stanno riducendo il servizio un pò ovunque, andando verso una privatizzazione, comunque l’amministrazione comunale poteva benissimo condividere con la collettività queste scelte informandola tramite i social network o comunicati stampa , magari anche con un’audizione in consiglio comunale, ed è questo in buona sostanza che chiede Staiano, trasparenza e partecipazione.

Dietro lo scontro con la polizia municipale e i turni pare che venga contestata una ingerenza del sindaco Balduccelli sui turni, ma più che con la russo lo scontro sarebbe col Tenente Carlo Fabiano, al quale la Russo delega molte incombenze organizzative.  In tutto questo ci si sta organizzando per le liste elettorali.  Nonostante le voci di corridoio che volevano Giovanna Staiano candidata dovrebbe essere Balduccelli a riprovarci, dall’altra parte si ritrova Lello Staiano con il gruppo storico ed innesti, anche qualche fuoriuscito da Balduccelli , qualcuno parla di Mosca, o ex sostenitore, intanto Dora da Nerano ha già confermato il suo sostegno.  Bisogna vedere se questa lunga campagna elettorale di Staiano non lo sfianchi,  visto che è partito con grande anticipo, ma se resiste fino in fondo avrà sue belle carte da giocare perchè nessuno potrà accusarlo di essersi interessato solo al momento del voto.

Nel rimescolamento delle carte rimane l’incognita Di Prisco, dovrebbe fare una terza lista, ma se non trova elementi forti rischia di rimanere schiacciato fra i due competitor principali. Ricordiamo che Di Prisco era un ex assessore di Balduccelli.  Ma Di Prisco deve far quadrare il cerchio fra gli scontenti di entrambi gli schieramenti, i Cinque Stelle, e altri compagni di strada e cominciare a farsi vedere e sentire se vuole contare.

 

Questo il posto su Cerulli

Le solite scelte inaspettate e poco condivise: Poste Italiane trasloca da Villa Cerulli
Il 3 novembre del 2018 scrivevo, sulla stampa e sui social, un mio pensiero sulla vicenda Ufficio Postale a Villa Cerulli: mi colpiva che allora, dopo 30 mesi di “ospitalità” (a prezzo calmierato) il Comune non avesse ancora deciso come muoversi. Il dubbio era questo: trovare un altro locale oppure lasciare Poste Italiane, con un regolare contratto, nell’immobile di proprietà comunale? Poi alcuni giorni fa, come un fulmine a ciel sereno, dopo 40 mesi di silenzio (40 dico!), ecco materializzarsi una “svolta”: l’Amministrazione Comunale, “in gran segreto” e con la presenza di alcuni dirigenti di Poste Italiane, ha visitato alcuni locali privati di via Nastro Azzurro (sempre a Sant’Agata sui due Golfi), proprio all’inizio del centro abitato. Il “blitz”, di cui nessuno era a conoscenza, mostra inequivocabilmente due aspetti che caratterizzano il modo di fare dei nostri amministratori: la scarsa propensione alla condivisione delle scelte e alla trasparenza (poi osano parlare di sondaggi!) e l’assoluta mancanza di piglio nel trattare con Poste Italiane. Il trasferimento dell’Ufficio Postale a via Nastro Azzurro appare davvero incomprensibile: in primis la zona, a parte la già satura area sosta di via Pontone, non è provvista di parcheggi comodi e ampi. Vi invito a fare solo un esercizio di immaginazione: che succederà ad inizio di ogni mese quando i nostri vecchietti affolleranno la zona per il ritiro delle pensioni? Inoltre la presenza dell’Amministrazione Comunale al sopralluogo presuppone sicuramente un accordo tra le parti il cui contenuto sfugge a tutti (alla faccia della trasparenza!): ma Poste Italiane, dopo 40 mesi di “ospitalità”, ha sempre bisogno di un “aiuto”? Non può permettersi di pagare un irrisorio canone a fronte dei bilanci milionari che macina? A mio modesto avviso si sta compiendo una scelta “scellerata”: Poste Italiane, con un canone adeguato all’immobile, dovrebbe restare a Villa Cerulli, magari occupando anche gli spazi attualmente in uso ad altri soggetti (che a loro volta potrebbero spostarsi al piano terra del Comune) e dotando l’ufficio di un Postamat. Con il ricavato del canone versato da Poste, ovviamente adeguato agli spazi concessi, Il Comune di Massa Lubrense potrebbe occuparsi della manutenzione del Parco di Via Reola: almeno si potrebbe assicurare l’apertura dell’area verde, la messa in sicurezza e la pulizia, dato che negli ultimi mesi di chiacchiere, in materia di parchi, ne abbiamo sentite tante. L’intera operazione potrebbe essere proposta alla cittadinanza con un referendum oppure un sondaggio: in ballo ci sono gli interessi di migliaia di cittadini che fruiscono comodamente del parcheggio antistante Villa Cerulli quando si recano ad effettuare le operazioni postali. Pensiamoci un po’, ma non troppo: 40 mesi credo siano serviti a valutare positivamente tutti gli aspetti della questione. Forse per le grandi opere bisogna iniziare dai piccoli gesti: anche l’aprire e il pulire un’area verde pubblica, come nel caso di via Reola, potrebbe essere un buon inizio.
Lello Staiano

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