#MADICOSAPARLIAMO GLI STADIO QUARANTANNI DI FORTI EMOZIONI DA SANREMO A PIANO DI SORRENTO
Gaetano Curreri e gli Stadio: “Quarant’anni di canzoni senza seguire mai le mode”
MA DI COSA PARLIAMO
di Gigi Maresca
IL 29 SETTEMBRE sarà una data storica per la città di Piano di Sorrento. Ci sarà la bella live music in piazza con il grande concerto degli “STADIO” gruppo che ha fatto la storia dellla canzone italiana. Dal palco di Sanremo a Piazza COTA. L’amministrazione comunale con il sindaco dr. Vincenzo Iaccarino, l’assessore alla cultura dr. Carmela Cilento e il funzionario delegato dr. Giacomo Giuliano ha scelto con cura e attenzione la migliore proposta musicale da offrire a tanti ospiti , turisti e ai cittadini che sono legati alla tradizionale festa di San Michele. Un festa molto sentita che nel solco della tradizione religiosa poi abbina e organizza il momento di aggregazione amichevole, sociale e ludico, coinvolgendo giovani famiglie e quanti vogliono trascorrere momenti intensi con le armonie di artisti che formano una band di spessore. Tra le bancarelle e le strade della città i colori della festa e le illuminarie per dare un tocco di forte entusiasmo e gioia. Grandi feste ed eventi anche a Villa Fondi con proposte di spessore puntando sulla cultura. Successo come prologo a manifestazioni gradite dal pubblico in un crescendo di emozioni e sorprese. Le notti “carottesi” saranno caratterizzate da una serata d’onore e culminerà con la grande intensità del “Premio Arturo Esposito Penisola Sorrentina” di carattere nazionale con ospiti e artisti illustri che saranno premiati dal collega e patron dr. Mario Esposito al “Teatro delle Rose” e dal suo prezioso staff. Noi di Positanonews sezione cultura faremo poi in anteprima e in seguito al premio approfondimenti con interviste agli ospiti e ai premiati.
GLI STADIO
“Stadio Mobile Live 4.0” è il tour partito lo scorso giugno e ancora in corso con cui la band ripropone la sua storia di successi: “Non seguiamo le tendenze, cerchiamo di fare le nostre cose con passione e onestà. È una cosa incredibile quando quello che scrivi diventa parte della vita della gente. È la magia della canzone e si rinnova ogni volta”
di ERNESTO ASSANTE
Fonte Repubblica web
Successo confermato dall’ultimo singolo, Tu sei l’amore di cui hai bisogno, che è stato uno dei più apprezzati e attesi dei concerti estivi del gruppo, e che viene in questi giorni ristampato in una versione colorata per celebrare un’altra ristampa, quella in doppio vinile di uno dei loro album più celebrati, Stadio Mobile Live, album che ha dato il titolo anche al nuovo tour Stadio Mobile Live 4.0, partito lo scorso giugno e ancora in corso, con le prossime date previste a Rende (26 settembre), a Piano di Sorrento (29 settembre), e un calendario ancora in aggiornamento.
E per non farsi mancare nulla Gaetano Gurreri è stato inoltre impegnato nella scrittura del nuovo inedito di Emma Marrone, Io sono bella, scritto dallo stesso Curreri e da Vasco Rossi, con la collaborazione dei due giovani autori Gerardo Pulli e Piero Romitelli, ed è al lavoro sul nuovo album della band. Chissà se Curreri conosce davvero il segreto del suo successo. “No, magari lo sapessi. So di essere stato fortunato”, dice lui, “perché le canzoni che ho scritto non le ho cantate solo io, se fosse stato così sarebbero rimaste a un pubblico determinato. Invece questi grandi personaggi che le hanno cantate, da Dalla a Vasco, ma anche a Loredana Bertè e tanti altri, mi hanno dato una visibilità e un onorificenza. E poi c’è la gente, che ama le nostre canzoni ed è incredibilmente emozionante sentirli cantare con noi tutte le sere, sono momenti talmente carichi di vita che non saprei cosa fare senza. Di certo sembrerei piu vecchio, avrei i piu capelli banchi e non avrei sistemato il femore in ventidue giorni”. Curreri alla fine, se ci è consentito dirlo, ha un superpotere, quello di saper mettere insieme parole e musiche che muovono il cuore di chi ascolta, con canzoni che, chiunque le abbia cantate, hanno fatto un pezzo di storia italiana. “Un superpotere? Un mio amico direbbe ‘una gloria da stronzi’ piuttosto. Scherzi a parte è ovviamente una cosa incredibile quando quello che scrivi diventa parte della vita della gente. È la magia della canzone e si rinnova ogni volta”.
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Ma c’è una canzone, nel grande repertorio degli Stadio, alla quale Curreri è particolarmente legato? “Si, non ho dubbi, è “Chiedi chi erano i Beatles”, che ho scritto con Roberto Roversi. Sempre quella. C’è un uomo grande in quella canzone, Roberto Roversi, una persona molto viva in questa città che è Bologna e nella cultura della canzone d’autore. Quando scriveva un testo, una poesia, sapeva che le parole avevano un valore, ogni singola parola, limata, aggiustata, decine, centinaia di volte. Antonio, il nipote libraio, ha trovato un’agenda con tutto il percorso di scrittura della canzone, 365 giorni di parole per arrivare alla stesura finale. Un lavoro pazzesco, minuzioso, scientifico, fatto da un uomo che stava chiuso tra libri che considerava degli oggetti vivi, uno scienziato della parola. Tutte le volte che canto quella canzone mi si riempie il cuore”.
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