La Cappella della Madonna delle Lacrime a Matignano di Vico Equense fotogallery

Articolo aggiornato con video dagli inviati di Positanonews che hanno seguito l’evento

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Vico Equense. Preannunciato dal Parroco di Seiano Don Angelo Castellano e confermato dall’agenda del  Vescovo Monsignor Francesco Alfano di Sorrento / Castellammare di Stabi , Domenica, 15 settembre 2019 ore  19:00  Celebrazione Eucaristica – Chiesa S. Maria delle lacrime: Vico Equense (Seiano – Loc. Matignano). 

In allegato la fotogallery dell’inaugurazione

Completati i restauri, durati circa tre anni, la Cappella sarà riconsacrata con cerimonia ufficiale. Per raggiungere la cappella, gli inviati di Positanonews, si sono dovuti far aiutare da gente del posto, in quanto sconosciuta ai più, non segnata su alcun tom-tom, confondibile con un altra frazione di vico nominata Antignano. Per raggiungerla seguire le indicazioni per il caseificio Eden Latte, la strada larga è privata, quella accanto piccolissima è la via pubblica.  Via Matignano è una stradina larga mezzo metro, essa nella viabilità antica era importantissima, collegava con andamento longitudinale, la marina di Seiano, con i suoi cantieri navali, le cave dei Giusso e il porto, con le frazioni alte, fornitrici di legno, viveri di ogni genere  e neve. Il restauro della Cappella è importantissimo, non è solo un fatto di fede e devozione, ma anche e soprattutto il recupero di una memoria storica obliterata dai ritmi moderni, le sue campane hanno segnato le ore dei campi per secoli e secoli, archeologia del paesaggio, potremmo dire in termini culturali.

La Cappella troviamo citata nel libro di Bartolommeo Capasso Memorie storiche della chiesa sorrentina  del 1854, precedentemente apparteneva alla Parrocchia di Fornacelle, poi a quella di Seiano.

L'immagine può contenere: testo

video Sara Ciocio

Dal libro VICO EQUENSE  E LA SUA STORIA di Trombetta

Santa Maria delle Lacrime – La prima notizia a nostra conoscenza

su questa cappella, che si trova a Matignano, presso la villa

Cilento, risale all’inizio del ‘700: la ricorda mons. D’Aquino nella sua

prima s. Visita (487). Da questa s. Visita, come pure dalle successive,

non appare quando fu fondata. Dato però che di essa non si trova

il minimo accenno nelle numerose ss. Visite di mons. Repucci, riteniamo

che non la si può fare ascendere al di là dell’ultimo ventennio

del ‘600. Al tempo di mons. D’Aquino, questa cappella era mantenuta

dalla popolazione del luogo, che ne era molto devota (488). Ma poco

dopo con un suo legato un certo don Giuseppe Galtieri le lasciò una

messa settimanale (489). Nel 1747 un altro Galtieri, un certo Marco

Antonio, la dotò di due cappellanie, ciascuna di una messa settima-

 (487) Cfr. sua s. Visita del 1700, fol. !Ot.

(488) Cfr. s. Visita di mons. D’Aquino, fol. 101.

(489) Cfr. s. Visita di mons. Cosenza del 1735, fol. Il.

nale ( 490). Per queste dotazioni – e non già per diritto di fondazione,

come asseriva nel secolo scorso un certo Isidoro Trecastelli

nella seguente epigrafe posta nella stessa cappella: « B. M. Vergini sub

titulo lacrimarum a Josepho Galterio aedificatum, Jsidorus Trecastelli

illius haeres restauravit ac mirum in modum exornavit » ( 491) – i Galtieri

ne ebbero il patronato ( 492). L’ultima di questo casato, una certa

Maria Galtieri, con il suo testamento del 1793 la dotò di altre cappellanie,

lasciando però ad un suo nipote, appartenente alla famiglia Trecastelli,

che costituì suo erede, la facoltà di mutare le sue ultime vo­

lontà. Questi con il beneplacito della Santa Sede ridusse tutte queste

cappellanie alla sola messa domenicale e festiva (493). Venduto di poi,

nel 1893, da un certo don Francesco Parascandolo-Trecastelli, lontano

parente ed erede dei Galtieri, il fondo su cui gravava questa cappellania,

anche la messa domenicale sparì ( 494 ), e la cappella rimase

abbandonata e deperì. In questi ultimi anni è stata riparata dagli

appartenenti alla famiglia Cilento, ed ora serve da oratorio per un

collegio da essi eretto nella villa sunnominata. Per la nuova delimitazione

dei confini della parrocchia di Fornacella, fatta nel 1918, questa

cappella è passata nel distretto territoriale di Seiano.

 

 

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