Ferrara: indimenticabile primo giorno di scuola per la diciassettenne Alice Leccoli

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    Ferrara, 17 settembre 2019 – In classe, ad attenderla, un manifesto colorato. Sull’uscio della scuola, a stringerle la mano, le amiche del cuore Giulia, Elena e Alexandra. Primo giorno di scuola indimenticabile, per Alice Leccioli: la diciassettenne di Ambrogio (frazione di Copparo), infatti, è entrata al suono della campanella camminando grazie all’esoscheletro che le è stato donato da una generosa anonima (l’apparecchiatura computerizzata costa più di 100mila euro). Atmosfera speciale, ieri mattina, al liceo sociale Carducci: con la preside Valentina Liverani emozionata lei per prima, a vedere il ritorno di Alice («Un’alunna molto brava, studiosissima», commenta) non in carrozzina, come usuale, ma per questo primo giorno camminando sulle proprie gambe. Ai comandi dell’esoscheletro (i cui sensori registrano i movimenti di Alice e li trasformano in un aiuto ai suoi passi) il papà Mirko: che, nascosto dietro i lunghi capilli della figlia, mascherava l’inevitabile commozione. «L’avevo promesso a me stessa, e alle mie amiche: l’anno scolastico l’avrei iniziato così, per mostrare a tutti la mia Felicità». Felicità è il nome della sofisticata apparecchiatura per la riabilitazione, di cui Alice, fuori dagli ospedali, è tra i pochissimi, se non l’unica utilizzatrice nella vita di ogni giorno. Pochi passi, comunque: «Domenica scorsa è stata madrina alla maratona di Senigallia – racconta papà Mirko –, e ne ha fatti quasi 900. Una conquista enorme, in ogni caso». Ieri, molti meno, perché tra l’ingresso del Carducci e l’aula di quarta, la distanza è di poche decine di metri: Alice, accompagnata dalle sue speciali vallette (emozionate più di lei, e con qualche inevitabile lacrima), le ha percorse tra i sorrisi, gli applausi e l’ammirazione dei compagni di classe, dei ‘primini’ del liceo, degli insegnanti. Un’altra sfida vinta, ma soprattutto la voglia di testimoniare «quanto sia importante applicarsi alla ricerca tecnologica, per migliorare la vita dei disabili», sottolinea Alice. Che ha trascorso le vacanze tra lo studio e varie iniziative nelle quali, con entusiasmo, si butta a capofitto: «Sabato eravamo ai box della MotoGp a Misano – racconta il papà –, adesso spera di poter presto incontrare i dirigenti del centro di riabilitazione del San Giorgio, a Cona, per far vedere loro come cammina e come funziona l’esoscheletro». Sul quale, poche settimane fa, è apparso un adesivo. Invece che sul diario, Alice il cuore azzurro l’ha voluto attaccare su Felicità, per portarlo sempre con sè. All’interno, il nome Nadia. Un tributo a Nadia Toffa, la conduttrice delle Iene (trasmissione che ha sposato la causa della ragazzina di Ambrogio), prematuramente scomparsa. I propositi, ora? «Tanto studio – saluta Aliuce –. E se mamma mi dà il permesso, un salto col paracadute».

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