Fabio Buzzi, chi era l’uomo dei record morto con il suo offshore a Venezia?

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    Fabio Buzzi, chi era l’uomo dei record morto con il suo offshore a Venezia? «Abbiamo visto uragani che stavano arrivando da varie direzioni sull’oceano, trovato onde alte fino a tre metri verso l’arrivo, ma ce l’abbiamo fatta», disse qualche anno fa dopo aver conquistato il record New York-Bahamas in 17 ore e sei minuti a bordo di una barca di dodici metri tutta italiana con motore italiano. Fabio Buzzi, l’uomo morto martedì nello schianto fra il suo motoscafo offshore e la diga della lunata a Venezia, era l’uomo dei record, ancora prima di essere imprenditore, ingegnere e pilota motonautico italiano, fondatore della FB Design. La sua carriera è una lunga sfilza di gare e vittorie, cominciate nel 1963 quando è diventato per la prima volta Campione Italiano cella classe CU, mentre nel 1973 è arrivato il primo guinness mondiale di velocità per le imbarcazioni a motore diesel quando ha raggiunto i 191 chilometri all’ora. Poca cosa comunque, se paragonato a quello del 7 marzo del 2018 sul Lago di Como: con il suo «tre punti» ha raggiunto la punta di 277,5. Se la motonautica fosse una disciplina sportiva la sua azienda sarebbe nota quanto la Ferrari. Ha conquistato dieci titoli mondiali, una cinquantina di record di velocità, ha progettato e costruito barche, propulsioni e motori.« Il futuro della nautica c’è ed è entusiasmante — amava ripetere nelle interviste — ma oggi non è diretto quanto ho fatto per tutta la vita alla velocità, ma all’efficienza».

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