Cava de’ Tirreni. Case Iacp con amianto e problemi igienici, diffida di Servalli

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Dopo l’intervento dell’Asl, il sindaco Servalli diffida l’Istituto a eliminare le criticità igienico sanitarie e a cambiare le tubature

Amianto e infiltrazioni nelle case popolari di via Filangieri: i residenti insorgono e il sindaco interviene. Il comparto di alloggi è quello che fa campo all’Iacp – Istituto Autonomo Case Popolari di Salerno, e proprio all’indirizzo dell’ente il primo cittadino, Vincenzo Servalli , ha emesso ordinanza contingibile e urgente per l’eliminazione e la risoluzione dell’inconveniente igienico sanitario entro dieci giorni. Il tutto ha preso il via da un esposto di una residente e dal successivo sopralluogo del dirigente Asl, Unità operativa Igiene e Sanità Pubblica, Giovanni Baldi , per la presenza nei locali «di vani – si legge nella relazione dell’ispettore sanitario – con interessamento di scostamento notevole di intonaco e di umidità provenienti dalla tubazione dei reflui incassata in prossimità della finestra. Successivamente è stata ispezionata una cantina a piano seminterrato interessata da un pantano di reflui fognari maleodoranti provenienti da una colonna fecale di cemento amianto rotta».

A fronte di tale situazione, quindi, il sindaco Servalli non ha potuto fare altro che intervenire chiedendo all’ente proprietario degli immobili popolari (l’Iacp, appunto) di risolvere i disagi lamentati da chi abita gli alloggi. Nello specifico, con apposito dispositivo, il primo cittadino ha ordinato all’Istituto, in qualità di ente proprietario dell’immobile oggetto dei sopralluoghi dell’ufficiale sanitario, di provvedere a proprio spese, a tutela della salute pubblica, alla eliminazione dei reflui fognari del piano seminterrato e delle cause dell’umidità al vano degli appartamenti ispezionati e sostituire tempestivamente la colonna fecale in amianto danneggiata in linea con quanto previsto dalla normativa vigente.

Resta, così, alta l’attenzione sulla questione amianto dopo l’incendio che nella giornata di lunedì ha interessato i prefabbricati della frazione Maddalena determinando inevitabilmente la dispersione nell’aria delle fibre di eternit presenti sui tetti.

Contestualmente si fa più serrato il controllo da parte degli uffici in merito a quanti ancora non hanno ottemperato ancora alle direttive in merito al censimento, all’autocertificazione e alla bonifica dei materiali in amianto presenti nelle abitazioni privati (proprio la scorsa settimane una decina di cittadini erano stati notificati diversi solleciti in tal senso). Dal canto loro anche le associazioni premono affinché si trovi una soluzione repentina e definitiva al problema. Dopo Legambiente Cava, presieduta da Attilio Palumbo , anche l’associazione Spazio Pueblo ha voluto dire la sua chiedendo all’amministrazione di convocare quanto prima un tavolo con l’Arpac e gli altri enti delegati alla tutela dell’ambiente e della pubblica salute.

«È assurdo che dopo quasi quarant’anni sul nostro territorio ci siano ancora strutture in amianto pericolosissime per la salute dei cittadini – scrivono i ragazzi di Spazio Pueblo in un nota diramata ieri in riferimento alla questione prefabbricati – vogliamo che l’amministrazione ponga in essere tutti i provvedimenti necessari per tutelare la salute dei cittadini e convochi una Conferenza di Servizi con Arpac, Asl e Distretto Sanitario Locale per provvedere a tutti i rilievi del caso e predisporre tutti i controlli preventivi a tutela della popolazione. Che vengano rimossi subito questi rifiuti speciali altamente pericolosi per la salute di tutte e tutti noi».

Giuseppe Ferrara

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