Castellammare . Scavi parcheggi EAV lavori fermi da mesi, è protesta

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Quello che doveva diventare un parcheggio sotterraneo per la nuova stazione Eav di Castellammare centro, è da mesi un cantiere deserto. Un grande fosso nel terreno che potrebbe minare la stabilità dei palazzi vicini, in previsione delle piogge autunnali. Per questo motivo le amministrazioni condominiali di Piazza Unità d’Italia, in particolare gli stabili ai civici 20 e 14, chiedono il ripristino dei luoghi e nel caso di inadempienza minacciano di denunciare gli enti coinvolti per danni cagionati. Ieri mattina, tramite pec, Comune di Castellammare, Eav e Soprintendenza hanno ricevuto la missiva nella quale gli amministratori si fanno portavoce delle preoccupazioni dei residenti e comunicano di essere pronti ad un’azione legale contro i responsabili del cantiere.
LA VICENDA
A inizio anno uno scavo realizzato in piazza Unità d’Italia avrebbe dovuto sondare la possibilità di realizzare un parcheggio sotterraneo da 170 posti, già finanziato da Eav con 3 milioni di euro circa, nel progetto di raddoppio del binario Napoli-Sorrento e di ristrutturazione della stazione Circum. A 3 metri di profondità le ruspe però dovettero fermarsi, dopo appena una settimana di lavori, per il ritrovamento di una cisterna del XVII secolo. La vasca con annessa scalinata è il tesoro riemerso che ha bloccato il progetto dell’Eav. «A oggi l’intero scavo è abbandonato – scrivono i residenti – coperto solo da un telone che lo sottrae alla vista ma non lo protegge dalle intemperie. Essendo detto scavo aperto, è lapalissiano che le acque piovane non defluiscano più nelle fogne ma si infiltrino nel terreno imbibendo i plinti dei fabbricati adiacenti, i più vicini distanti appena 8 metri». Quindi la richiesta del «ripristino dello stato dei luoghi (o in subordine la messa in sicurezza degli scavi stessi) in quanto si ha la ragionevole convinzione, visto l’approssimarsi del periodo autunnale e di quello invernale, di un danneggiamento da infiltrazioni dei plinti di cemento che sorreggono i fabbricati, tale da far prefigurare plausibili pericoli alla staticità dei fabbricati».
LA REPLICA
«Ci siamo già attivati da tempo presso Eav, Soprintendenza di Napoli e Consorzio Volla Due, per sapere preliminarmente se la campagna di scavo dovesse continuare o meno replica l’assessore all’edilizia Fulvio Calì – Appurato che non ci sarà continuità nelle indagini del sottosuolo, abbiamo chiesto oltre un mese fa quali fossero gli interventi da porre in essere. Eav, in quanto stazione appaltante, si era fatta carico di proporre una soluzione alternativa all’ingresso della stazione di Castellammare centro, mantenendo a vista i reperti archeologici rinvenuti, il tutto all’esito dell’approvazione della nuova proposta progettuale». Un iter che prevedeva l’intervento degli altri enti coinvolti. «Nelle more, la Soprintendenza prosegue Calì – avrebbe poi disposto la temporanea copertura degli scavi effettuati per consentire il ripristino della viabilità nell’area interessata. Ma a tutt’oggi, nonostante le ripetute sollecitazioni, non è pervenuta alcuna comunicazione in merito».

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