In Campania 300.000 studenti scioperano per il clima: “Il futuro è nostro”

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In tutta Italia un milione di studenti hanno scioperato per il clima, di questi 300.000 nei nove cortei che hanno invaso la Campania. “Ci siamo presi la regione: eravamo in tantissimi in piazza per continuare a gridare sempre di più al mondo e ai potenti che il tempo è agli sgoccioli” – dichiara Alfonso Romano, studente universitario di Link Napoli –   “I processi produttivi che sfruttano da decenni uomini e natura hanno ucciso il futuro delle nuove generazioni. In ogni parte del mondo incomincia a farsi sempre più pesante la mano dell’uomo, nella nostra terra campana i roghi tossici, l’inquinamento di fiumi e mari continuano a portare morte, con il piacere della camorra e di chi ci guadagna. Vogliamo un cambiamento totale nella gestione dei rifiuti nella nostra regione: gli inceneritori non sono la soluzione!”. “A Napoli abbiamo bloccato all’incrocio del museo nazionale perché l’inquinamento sta bloccando il nostro futuro” – dichiara Manuel Masucci, coordinatore Regionale dell’Unione degli Studenti Campania – “Nelle città che vogliamo non c’è spazio per le macchine ma tutti dovranno potersi muovere con i mezzi pubblici! Non basta parlare di Green New Deal, vogliamo investimenti concreti e che questa riconversione la paghi chi ha inquinato per anni!”. “Serve l’immediata riconversione del sistema produttivo e per renderla possibile sono centrali scuole e università” – sostengono gli studenti – “vogliamo investimenti per il diritto allo studio e la ricerca pubblica, ma soprattutto i programmi didattici devono cambiare: come possiamo cambiare il mondo se a scuola ci si insegna a piegarci al sistema? Nelle scuole dobbiamo mettere in discussione il sistema produttivo e costruirne uno nuovo; la conoscenza è l’unica arma possibile!”.

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