Airbnb fa diminuire i residenti, ma non in Costa d’ Amalfi e Sorrento, ecco perchè

Airbnb fa diminuire i residenti, ma non in Costa d’ Amalfi e Sorrento, ecco perchè. In Italia c’è stasi fra gli extralberghieri, ma in Campania, fra Costiera amalfitana , Agerola, Penisola Sorrentina e Capri di cui ci occupiamo è boom. Raddoppiate a Praiano, triplicate ad Agerola in pochi anni . Danilo Beltrante di “Vivere di turismo” parla di diminuzione della popolazione per l””effetto airbnb”, cioè l’aumento dei fitti turistici. Una desertificazione delle città , tipo Firenze dove il numero dei residenti nel centro è diminuito in 17 anni di circa 5.000 unità pari a -9,2% complessivo, a fronte di un leggero incremento dei residenti complessivi pari a +0,8%. Già al 2008 (anno di lancio di airbnb), il numero di residenti del centro era già calato rispetto al 2000 di -6,8%, a testimonianza di una tendenza già in atto quando le locazioni turistiche sono nate. In costiera amalfitana, ma anche in quella sorrentina, la flessione va dall’1 al 2 per cento. Una ricerca di Ferraioli parla addirittura di aumenti in alcuni comuni, ad Agerola del 5 per cento , con una stasi generale, nonostante l’aumento generale del 200 per cento circa . Il calo maggiore è ad Amalfi , quasi tre per cento, e a Cetara e Furore quasi il 10 %. Casi fisiologici a parte, bisogna capire che succede caso per caso, intanto da Amalfi ci si sposta sulle colline e quindi verso Agerola, in altri casi le case vengono affittate senza problemi, in altri ci sono le residenze, a volte fittizie, che falsano questi dati, basti pensare a chi fa pagare molto di tasse per la seconda casa per capire come molti non siano residenti , ma si facciano risultare tali. Di fatto c’è un problema per chi non ha casa di proprietà ma vive da generazioni in un paese, i loro figli saranno costretti probabilmente ad abbandonare il paese dei loro avi

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