Positano le antiche tradizioni lo storico sbarco dei Saraceni con i costumi di Roberto Scielzo

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Positano, nell’approssimarsi della festività del 15 Agosto, il ricordo corre inesorabile allo storico ‘Sbarco dei Saraceni’ rievocazione organizzata negli anni ’50, ben documentata dal servizio dell’Istituto Luce che si può vedere nel video.

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La leggenda vuole che nella sera del 14 agosto una banda di pirati saraceni sbarca sulla Spiaggia Grande di Positano e dopo combattimenti contro i ‘cristiani’, stragi e violenze varie trafugano un immagine sacra del quadro ligneo della Madonna nera, che si trovava nella chiesa locale, mettendo il paese a ferro e fuoco. Già quasi al largo l’immagine di un angelo del Signore appare in cielo provocando il pentimento dei saraceni, che ritornano indietro prostrandosi e restituendo il quadro, ed i cristiani possono celebrare la loro vittoria.

L’ideatore della rievocazione dell’ evento fu l’ammiraglio Paolo Aloisi. Il sindaco di allora, siamo nel 1954, Sersale approvò subito la geniele idea dell’alto ufficiale di marina ormai in pensione e si adoperò per realizzarla al meglio possibile. Per i costumi fu incaricato lo scenografo Roberto Scielzo. In una delle ultime edizioni fu costruito un enorme elefante in legno spinto da ben 16 persone da dove seduto sulla groppa l’ammiraglio, capo degli invasori, gridava qualcosa come: ” All’assalto – all’ assalto”.
Un aneddoto raccontato dal pittore americano Peter Ruta, a quel tempo presente alla manifestazione e amico dell’ammiraglio Aloisi, ricorda che in un momento di pausa l’ammiraglio posò la giacca nei pressi e quando la rindossò, si accorse che qualcuno gli aveva portato via il “portafogli” .
Per circa 5 anni tra il 14 e il 15 agosto si è rievocato questo evento con una gran festa che coinvolgeva tutto il paese: giovani, anziani, donne e turisti si divedevano i ruoli mascherandosi chi da pirata saraceno chi da cristiano positanese.

Il quadro della Madonna Nera si ritiene essere giunto a Positano con altra leggenda : Nel XII secolo d.C., una nave stava solcando il Mar Tirreno mentre trasportava un quadro della Vergine Maria, all’improvviso la nave non veleggiava più perché non c’era vento ed intanto i marinai, che erano monaci benedettini, incitati da una voce proveniente dal quadro della Madonna che diceva “Posa…Posa”, cioè fermatevi decisero di fermarsi sulle rive di Positano. ( da ciò si ritenne ebbe origine il nome del paese )
Gli abitanti del paese presero il quadro e lo portarono nella Chiesa situata nella piazza principale  Piazzetta dei Mulini. Il mattino seguente, il quadro era scomparso dalla chiesa e venne ritrovato su un campo di ginestre; ciò spinse i positanesi a costruire la nuova chiesa di Santa Maria Assunta in quel punto.
La chiesa oggi  è ritenuta  una delle più belle presenti in Italia.

Nell’immagine dell’articolo (collezione privata riproduzione vietata) si può vedere un bozzetto di Roberto Scielzo che raffigura la restituzione dei pirati della sacra immagine della madonna nera ai positanesi. Roberto Scielzo è stato uno degli artisti più rappresentativi di Positano e della costiera amalfitana, famoso ai più per i costumi del corteo storico dell’antica Repubblica d’ Amalfi che sono stati utilizzati per mezzo secolo. Scielzo, era un artista eclettico e poliedrico di grande valore, possiamo considerarlo, quando ancora era in vita, come esponente di quella schiera di artisti che dovette lottare contro l’indifferenza dei tempi e delle persone negli anni ’30. Questi pittori napoletani reagivano contro i “piedigrotteschi”, di quell’epoca cercando di portare la pittura ad un discorso più ampio sia sul piano nazionale che internazionale.

 

 

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