Monte Faito. “A caval donato non si guarda in bocca”

“A caval donato non si guarda in bocca”, così recita un antico detto, quindi Monte Faito si accontenta e va avanti senza luce – dichiara Pino De Vivo, residente – con strade da Kabul, sentieri pericolosi, assenza di controllo, ognuno parcheggia come vuole, bloccando autobus e navetta, butta immondizia sopra ad altra, ma bisogna accontentarsi, chi si accontenta gode, direbbe un buon ex pastore o quasi, accontentatevi delle mie bugie e soprattutto no chiacchiericcio, al Faito sembra, che si facciano corsi di “Chiacchiericcio”.

Il piano ormai è evidente. Il Faito non saddà far, o sotto la gestione capocchionica o kaputt. Intanto, ieri, personale della Città Metropolitana era sulla ex statale che porta al Faito, ancora a progettare e pianificare il rifacimento dei muretti abbattuti a picconate qualche anno fa.

Al Faito l’amministrazione Vicana, nonostante ci sia un Festival con attrazioni musicali organizzate anche da loro, preferiscono non partecipare o perlomeno dare un cenno di gestione pubblica, ma di sicuro “non è colpa loro”. Non è una Sagra – conclude – che ci vengono a fare?”.

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