Salerno , Busitalia verso lo sciopero

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Salerno , Busitalia verso lo sciopero Nessun accordo. Si complica, e non poco, la vertenza in atto tra Busitalia Campania e i sindacati. Il lungo confronto di ieri mattina in prefettura si è infatti concluso con esito negativo. La vertenza dunque continuerà, e terminato il cosiddetto periodo di garanzia, i lavoratori di Busitalia Campania sciopereranno. A settembre, i pendolari salernitani dovranno aspettarsi nuovi disagi, con almeno una giornata o meglio, quattro ore senza mezzi di Busitalia per strada.
IL TAVOLO
Al tavolo della discussione, oltre ai funzionari della Prefettura e ai vertici di Busitalia Campania, non c’erano solo i segretari provinciali di Filt Cgil e Fit Cisl, Gerardo Arpino ed Ezio Monetta, e il rappresentante del dipartimento regionale della Uil trasporti, Enzo D’Amato, ma anche i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil. Le relazioni interne all’azienda si sono incrinate a inizio giugno, dopo il fermo tecnico dei mezzi che per circa una settimana ha generato non pochi disagi ai pendolari di tutto il territorio provinciale. Motivo della serrata dei mezzi ufficialmente era legato ai problemi di manutenzione del parco macchine troppo datato. «I lavoratori di Busitalia – comunicarono i sindacati di settore in quella sede – hanno deciso di cessare la collaborazione con l’azienda e svolgere il proprio servizio solo con bus perfettamente idonei». Cosa che si tradusse, praticamente, in dodici ore a servizio zero, e progressivo rientro. Lo stop dei bus generò non pochi mal di pancia, sia tra la dirigenza aziendale che tra le istituzioni, tanto da portare il primo cittadino di Salerno, Vincenzo Napoli, a usare toni decisamente duri. Ma le tensioni, con i giorni, si sono accumulate. Fino a scoppiare nuovamente tra fine giugno e inizio luglio, con la denuncia all’ispettorato del lavoro, sempre da parte dei sindacati del settore del trasporto, per i presunti comportamenti antisindacali adottati dalla dirigenza di Busitalia Campania.
LA POLEMICA
«La Società si legge nella nota congiunta di tutte le sigle sindacali presenti al confronto in Prefettura – reitera gli stessi errori che hanno determinato l’attivazione della precedente procedura di raffreddamento conclusasi con esito positivo. In quella occasione la società si era formalmente impegnata a informare la commissione orari e turni su ogni eventuale variazione apportata ai turni aziendali, a distanza di 15 giorni ha disatteso gli impegni assunti mettendo in esercizio, come accaduto in precedenza, turni aggiuntivi e modifiche a percorsi di linea in occasione dell’evento universiadi, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali, adducendo a pretesto la non obbligatorietà di coinvolgimento della commissione e che essa può essere convocata solo in occasione di cambi di servizio stagionali». Tra le questioni messe sul tavolo della discussione anche la gestione dei cambi turno tra i lavoratori. «Le organizzazioni sindacali – continua la nota – hanno ribadito che tutti i turni aziendali devono essere verificati in termini di modalità, rispetto degli accordi, controllo delle percorrenze ed è inammissibile, pertanto, che turni in deroga al contratto vengano posti in esercizio seppur in periodi brevissimi. In merito al blocco cambi turno per alcuni operatori di esercizio le organizzazioni sindacali – continua il documento – hanno chiesto, dopo la sospensione del provvedimento, discriminatorio e unilaterale, l’apertura di un tavolo di confronto. La società non ha accolto tale richiesta rimanendo ferma sulle proprie posizioni. Restiamo amareggiati e delusi dal perseverare di tale atteggiamento, di chiusura e di totale sordità e alle istanze dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, e dalla totale assenza di volontà da parte della società nel porre in essere un confronto sereno e costruttivo, da sempre alla base delle buone relazioni industriali».

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