RAVELLO. LA CITTA DELLA MUSICA E’ SORDA

articolo di Lucio Esposito

Il Direttore Felicori  ci ha chiamato, chiedendo collaborazione, per ottimizzare l’andamento del Ravello Festival 2019. Noi di Positanonews  che ben conosciamo e stimiamo Mauro Felicori dalla prima ora dell’arrivo a Caserta, prontamente rispondiamo e ci permettiamo  di raccontare le nostre impressioni delle serate trascorse a Ravello, supportate anche da un musicista manager ,organizzatore di eventi a Caserta.

L’atmosfera della città non sembra registrare la presenza del Festival, come se gli scivolasse addosso, nei negozi  non abbiamo visto locandine, e a chiedere negli alberghi  il programma, ci siamo sentiti dire che non ne avevano. I turisti che guardano incuriositi la fila prima dell’apertura dei cancelli, sono indice di scarsa informazione, quei portieri d’albergo, front desk, si attivano solo quando hanno un ritorno in percentuale. Siamo alla 67 esima edizione!

Il Direttore Felicori, sa bene come coinvolgere la città, a Caserta , e noi vi abbiamo partecipato, la festa del santo Patrono inizia nella Cappella della Reggia con un convegno.

Dopo un certo orario non abbiamo più mezzi pubblici per raggiungere Amalfi o Salerno, un gruppo di ragazzi che hanno assistito allo spettacolo di danza, protrattosi oltre la mezzanotte, ha risolto facendo autostop.

Eravamo sul treno storico cosidetto delle cento porte, all’inaugurazione, che partì da Napoli per Caserta , visita e ritorno. Fortemente voluto e ottenuto, da Felicori, battagliando su più piazze, questo treno è rimasto ed è stato affiancato da una navetta bus  che permette ai croceristi della stazione marittima di Napoli, di andare e tornare da Caserta in giornata . Qui al Ravello festival , il pubblico lo dobbiamo raccogliere dalle piazze di Napoli, Salerno e Sorrento e Pompei.

Nel concerto di ieri, c’è stato un intervallo di 15 minuti, il pubblico si è alzato, ha girovagato, ma non c’è il bar, che è un servizio, direi, di prima cortesia. Quali sono le problematiche burocratiche per l’affido ad un gestore esterno? Qualunque esse siano devono essere necessariamente superate!  Tra l’altro nelle passate edizioni il pubblico all’uscita trovava un vin d’honner, o addirittura i cornetti dopo il concerto all’alba. Queste cose che c’erano e non ci sono fanno ingenerare nel pubblico l’idea di un tono minore, una edizione a risparmio.

L’Orchestra Giovanile Cherubini, quella voluta da Riccardo Muti, ove la parola giovanile, è completamente fuori luogo, ha suonato a Chicago con successo, meritava sicuramente molto di più delle 200 persone  presenti. Bassissima percentuale di Ravellesi. Cosa c’è che non va?! La politica dei prezzi, i collegamenti con le città capoluogo, la mancata pubblicità sui tavoli del turismo internazionale?  Il programma tutto, del Ravello Festival, articolato con musica e musicisti prevalentemente italiani : ci piace. Ricco e vezzoso, ad esempio stasera abbiamo a confronto Cimarosa e Mozart, stimolante e provocatorio. Ricordiamo che il nostro Cimarosa, fu invitato a San Pietroburgo, dall’allora ambasciatore del regno di Napoli  Maresca di Serracapriola (quello di villa Sopramare a Piano di Sorrento) e la Regina Caterina lo trattenne per qualche anno.

 

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