Pino De Vivo: “Caro Presidente Tristano dello Ioio…”

“Ormai come ben sà, tra qualche giorno verrà fatta un’altra riunione dove si cercherà, di far rimanere a tutti i costi, i materiali sversati, nonostante si sia “consigliato” di rimuoverli” – così inizia la lettera diretta al Presidente dell’Ente Parco dei Monti Lattari da parte del residente Pino De Vivo.

“Le ricordo che lei, all’epoca, anche se con molto ritardo, chiese la RIMOZIONE dei materiali dal Faito, anche perché l’Ente Parco non era stato informato o chiesta alcun tipo di autorizzazione. Poi, stando ai fatti, furtivamente, fu fatta una Conferenza di Servizi dove lei fu escluso e al suo posto, Antonio Malafronte, avallò, d’accordo con gli altri, che era opportuno far sparire il tutto sotto una spolverata di terra e una bella passatina con la ruspa sopra, per compattare il tutto.

È vero che in primis fu portato al Faito il materiale roccioso caduto nella frana temporaneamente, ma non fù mai messo in sicurezza o delineato, così che, per aiutare il Faito, fu aggiunto altro materiale proveniente dalla pulitura di scoli, zanelle e materiali di scarto edili.

Ora l’ing. Giancarlo Sarno insiste che il tutto, cioè l’aggiunta di materii edili e di risulta, sia stato fatto dopo da ignoti, ma non è così; quei materiali sembra, sia stata l’amministrazione comunale di Vico Equense a farli trasportare sul luogo, utilizzando una ditta locale e mezzi del comune.

Adesso, invece di nascondervi dietro ad analisi vecchie e non riguardanti a quello che adesso è stato buttato su al Faito, continuate a negare l’ovvio… non sarebbe opportuno rimuovere tutto il materiale che si trova nella parte centrale del sito per poi fare analizzare la parte a sinistra dove, sembra, sotto al vostro sversamento si trovano decennali sversamenti abusivi e quindi accertare il tutto, per poi riusare quel pietrame altrove per la costruzione di riempimenti?

Ormai il Faito ama il Presidente Tristano e lui lo sa… Ecco allora Presidente faccia il Presidente!” – conclude.

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