Giulianova (TE). RespirArt Gallery. “SENZACOLORANTI” con opere recentissime del Maestro Giuseppe Panariello.

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    Segnalazione di Maurizio Vitiello – Giuseppe Panariello continua il suo tour in Abruzzo, toccando Giulianova per la mostra “SENZACOLORANTI”.

    GIUSEPPE PANARIELLO
    “SENZACOLORANTI”

    RespirArt Gallery
    Corso Garibaldi, 30
    64021 – Giulianova (TE
    21.07.- 04.08.2019

    Sara inaugurata domenica 21.07.2019, alle ore 18.30, nell’accogliente spazio della “RespirArt Gallery” (Corso Garibaldi, 30 64021 – Giulianova (TE), 085 219 67 25 – 327 546 78 42, e-mail: respirart.gallery@libero.it), sarà inaugurata la mostra “SENZACOLORANTI”, con opere recentissime di Giuseppe Panariello.
    Coordinamento artistico di Berardo Montebello.
    L’esposizione resterà aperta sino a domenica 04.08.2019
    Orario: 17.00–21.00.

    Scheda della mostra

    Giuseppe Panariello sottolinea il sostrato della sua ultima esposizione nella terra abruzzese, forte e gentile con questa riflessione: “Vascelli fermi a sostare su Plutone. Mi domando se nelle prefazioni di queste opere il fruitore possa trovare una commozione e una vita composta. Mi “consumo” lentamente allo schermo, come uno stecco confidente di elaborare la bella forma. Possa una nuova spina dorsale darci un senso di equilibrio, possa l’Arte giungere là dove serve dottrina. A volte il colore organizza una babele più delle parole: solo il nerografite trova abitazione in questo universo”.
    Insomma, icone metaforiche, penetranti nella loro semplicità formale, investono e interrogano l’immaginario.
    Sono la libera evocazione di passati lontani, di testimonianze post-moderne, di equilibri estetici fondati sulla percezione del nerografite, elemento unico e indispensabile.
    E’ interessante notare come molti degli artisti che operano all’ombra del Vesuvio recuperino il colore nerografite, al di là di trasparenze e ritmi formali, per connettersi al mondo antico.
    Giuseppe Panariello è figlio di questa cultura e supera, attraverso la logica sequenza di simbologie e dogmi, il divenire dell’arte per addentrarsi nella lettura di una classicità recuperata.
    La visione di intenso rigore formale porta alla riflessione su un silenzio dell’anima, quell’anima che ha scandito il tempo e ha conosciuto i luoghi di uno spazio interiore.
    Se è la fine di una storia, è anche la fine di un tempo.
    L’opera resta come muta testimonianza, residuo di una realtà passata, ma non dissolta.
    Giuseppe Panariello, Pippo per gli amici, riesce con materiali particolarissimi a esprimere un’estetica d’indubbia qualità performativa e di primo piano concettuale
    Dei suoi lavori si possono apprezzare finezza compositiva, equilibrio raggiunto, armonia della bellezza, spiritualità esistenziale, sensibilità ben distribuita, amalgama visivo.
    In conclusione, quest’esposizione merita attenzione per meglio comprendere la fattura di opere singolari e particolari.

    Maurizio Vitiello

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