Vico Equense. La Sica srl non dovrà rimborsare al comune le spese sostenute per l’abbattimento dell’ecomostro di Alimuri

Vico Equense. Il 30 novembre 2014, dopo 50 anni di battaglie giudiziarie, venne finalmente abbattuto l’ecomostro di Alimuri. Per la demolizione il Comune di Vico Equense dovette sostenere una spesa si oltre 420.000 euro cercando poi di riottenere la somma dalla Sica srl, proprietaria del rudere. Lo scorso marzo il Tar Campania aveva respinto l’istanza di sospensione del provvedimento con il quale il Comune vicano aveva ordinato alla Sica srl il rimborso della somma spesa per la demolizione dell’ecomostro sostenendo che il ricorso proposto dalla società riguardava un’ordinanza finalizzata a recuperare somme anticipate dal Comune “per eseguire una demolizione in danno disposta da un provvedimento inoppugnabile”, per cui la richiesta della Sica srl non risultava “assistita da sufficienti indizi di fondatezza”. Ma ora un’ordinanza della sesta sezione del Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar Campania sostenendo che le spese di demolizione dell’ecomostro non possono essere addebitate alla Sica srl poiché la stessa “non è responsabile dell’illecito edilizio avendo acquistato l’area interessata dall’abuso quando questo era stato già da tempo realizzato”. Un duro colpo per il Comune di Vico Equense che sperava di poter riportare nelle casse comunali l’ingente somma spesa nel 2014.

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