Sorrento, a Marina Grande un sabato con mare pulito a 5 Stelle.

Un’evento durante il quale  si potrà mettere in pratica quanto disposto  dal “Salvamare”. Un Disegno di Legge, proposto dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa (M5S),  di recente approvato dal Consiglio dei Ministri, che introduce disposizioni per la promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia circolare.

Sorrento – Con il MeetUp Penisola Sorrentina, sarà una mattinata totalmente dedicata al mare quella di domani sabato 11 maggio, a Marina Grande. Dove alla presenza del sottosegretario all’Ambiente , Salvatore Micillo (autore della legge sugli ecoreati),i consiglieri comunali e gli attivisti della penisola sorrentina , da sempre in contatto diretto con il Ministero dell’Ambiente, metteranno in pratica, per la prima volta sulle coste sorrentine, quanto disposto dal Disegno di Legge, denominato “Salvamare”. Di recente approvato dal Consiglio dei  Ministri su suggerimento proprio del Ministro dell’Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare, il pentastellato Sergio Costa. Un  testo che  ha l’obiettivo di contribuire al risanamento dell’ecosistema marino e alla promozione dell’economia circolare, favorire il recupero dei rifiuti accidentalmente pescati, incentivare campagne volontarie di pulizia del mare e sensibilizzare la collettività per la diffusione di modelli comportamentali virtuosi rivolti alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti negli ecosistemi marini e alla corretta gestione degli stessi. Entusiasta  l’ex Candidato Sindaco, Rosario Lotito(M5S), uno dei promotori dell’iniziativa, che ha dichiarato:Un grande risultato per il Meet Up peninsulare  che, grazie alla presenza di validi Consiglieri Comunali e di tanti attivisti locali nonché  la costante partecipazione diretta del Ministero, si potrà mettere in pratica quanto da tempo il Movimento 5 Stelle ha sempre proposto. Grazie al “Salvamare”, fortemente voluto dal M5S,  i pescatori potranno riportare a terra i rifiuti raccolti durante la loro attivitá. Quando come è noto finora non potevano e dovevano necessariamente ributtarli in mare. Non solo”- continua Lotito – “prima venivano sanzionati, ora saranno incentivati a conferirli in una filiera di smaltimento con isole ecologiche nelle aree portuali, in modo da liberare i nostri mari dalle tonnellate di plastica e rifiuti che ormai li invadono”.

Il Disegno di Legge del Ministro Costa disciplina quindi la gestione e il riciclo dei rifiuti accidentalmente raccolti in mare, a mezzo delle reti durante le operazioni di pesca ovvero con qualunque altro mezzo, e dei rifiuti volontariamente raccolti. Al fine di evitare che i costi della gestione di tali rifiuti gravino esclusivamente sui pescatori e sugli utenti dei porti, è previsto che questi siano coperti con una specifica componente della tassa sui rifiuti.

Inoltre nel diffondere modelli comportamentali virtuosi, rivolti alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nell’ecosistema marino e alla loro corretta gestione, si prevede l’attribuzione di una certificazione ambientale agli imprenditori ittici, che si impegnino a utilizzare materiali a ridotto impatto ambientale, partecipino a campagne di pulizia del mare o conferiscano rifiuti accidentalmente pescati. Con la Legge Salvamare i pescatori, che diventeranno “spazzini del mare”, potranno avere un certificato ambientale e la loro filiera di pescato sarà adeguatamente riconoscibile e riconosciuta. I rifiuti, accidentalmente finiti nelle reti ,potranno essere portati nei porti dove saranno allestiti dei punti di raccolta e verranno introdotti dei meccanismi premiali per i pescatori. Mentre finora i pescatori erano costretti a ributtare  in mare i rifiuti pescati perché altrimenti avrebbero compiuto il reato di trasporto illecito di rifiuti, sarebbero stati considerati produttori di rifiuti e avrebbero dovuto anche pagare per lo smaltimento. Invece ora , secondo quanto dichiarato dal Ministo Costa , in occasione del varo  di tale provvedimento, i pescatori conoscono il problema meglio di tutti perché ogni giorno tirano su le reti raccogliendo spesso altrettanta plastica rispetto al pescato. Pertanto saranno degli alleati di eccezione  nel ripulire il nostro mare soprattutto  dalla plastica, che ormai  si presenta come una emergenza planetaria. – 10 Maggio 2019 –  salvatorecaccaviello

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