Piano di Sorrento. Per il parcheggio a San Michele, ci si affida a Vico Equense per non perdere il finanziamento

Per realizzare il parcheggio nel parco abbandonato di Via S. Michele, l'Amministrazione si affida all'UTC del Comune di Vico Equense.

Piano di Sorrento. Per il parcheggio a San Michele, ci si affida a Vico Equense per non perdere 4 milioni di euro  . Una storia che dura a lungo questa del parcheggio di San Michele  , quindi  già da amministrazioni precedenti che non hanno risolto la problematica. Ora si prova a recuperare questo progetto arrivato a costare quattro milioni di euro con la possibilità di avere un centralissimo parcheggio pubblico, multipiano a rotazione con sovrastante area destinata a verde attrezzato . Sarà compito di un tecnico in forza al Comune di Vico Equense  quello di effettuare la valutazione tecnico – economica sul progetto complessivo e sulle singole voci di spesa, al fine di verificare la congruenza della spesa al progetto in relazione alla costruzione del parcheggio multipiano da realizzare nel parco abbandonato di via San Michele.

E’ questo il senso della convenzione che i due enti si accingono a sottoscrivere, una scelta che dovrebbe servire, nelle intenzioni dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Vincenzo Iaccarino, a sbloccare l’inpasse in cui si sono venuti a trovare.

Sulle prime il Comune di Piano di Sorrento si era rivolto al Comune di Meta, senza ottenere la disponibilità richiesta, ecco che quindi la scelta è caduta su Vico Equense.

In effetti è l’ultima speranza  per cercare di non perdere il finanziamento di 1 milione ed 800 mila euro che la Regione Campania tiene in piedi da quasi quindici anni, la Regione ha già attivato da Napoli le pratiche per il “definanziamento”

Infatti il costo originariamente previsto per la realizzazione dell’opera, pari a circa 3 milioni di euro, nel tempo è lievitato sino a raggiungere la somma di 4 milioni e 400 mila euro. Considerato che il Comune non ha disposizione l’importo che dovrebbe coprire la differenza tra la spesa totale e quanto finanziato dalla Regione, nei mesi scorsi si era pensato di ricorrere all’istituto della concessione di lavori. Vale a dire il riconoscimento a titolo di corrispettivo del diritto di gestire l’opera pubblica (parcheggio pubblico a rotazione – area a verde con bar) accompagnato da un prezzo, pari al finanziamento pubblico ricevuto. Le speranze di farcela , dopo 15 anni , non sono molte.

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