Mobilità Statale 163, Gennaro Pisacane: “I servizi pubblici di linea in Costiera Amalfitana sono utili e necessari”

Pubblichiamo le riflessioni sulla mobilità sulla Statale Amalfitana 163 di Gennaro Pisacane, Presidente del Consorzio Turistico “Amalfi di Qualità”, che spiega nel post sul proprio profilo Facebook di non essere assolutamente d’accordo su quanto si sta facendo contro i trasporti pubblici di linea alternativi alla Sita.

Il polverone sollevato ad Amalfi sui presunti abusi dei pubblici servizi di linea alternativi alla Sita mi sembra l’ennesimo colpo di coda di un ente che sta tentando in tutti i modi di nascondere il vero problema del traffico in Costiera Amalfitana e salvare unicamente il suo business collegato alla sosta dei bus turistici in Piazza Flavio Gioia.
Premetto che sono contro tutte le forme di trasporto bus che intruppano visitatori che risiedono altrove e li portano qui mandando al collasso il traffico in Costiera. Mi sono espresso a più riprese sull’argomento accusando pubblicamente il Comune di Amalfi e tutte le amministrazioni degli ultimi 30 anni di non aver fatto nulla per risolvere questo problema perché troppo interessate a far soldi sulle spalle di cittadini e turisti.
Detto questo, è anche vero, e tutti lo sanno, che il trasporto pubblico locale è insufficiente a garantire la mobilità degli abitanti e turisti locali, tant’è che tutti (compreso il Comune di Amalfi) invocano a gran voce un potenziamento delle corse SITA per la copertura dei fabbisogni residenziali della Costiera.
Ebbene, a fronte di questa esigenza, non potendo la SITA incrementare ulteriormente il numero di corse per ragioni che sarebbe lungo spiegare, andava accolto con favore il rilascio di nuove autorizzazioni per pubblico trasporto di linea, che, in tal modo, avrebbero favorito l’incremento di corse ad orario; per località costiere scoperte a volte da qualsiasi servizio; svolte sempre dai medesimi autisti esperti della zona in quanto abituati a percorrerla ogni giorno. In altri termini, andava accolto con favore il rilascio delle autorizzazioni a Pintour, Tramvia, Cityseeing e le altre società che assicuravano pubblici trasporti di linea aggiuntivi a quelli della Sita.
Ovviamente, andava accolto con favore tutto questo, come, del pari, avrebbero dovuti essere sanzionati severamente eventuali abusi.
E per certi aspetti, andava anche compreso l’atteggiamento della SITA che, non potendo incrementare le sue corse, poteva far affidamento sulla ripartizione del carico dei trasporti con altre società.
Invece, dalle ultime notizie apparse sui giornali, pare proprio che le uniche responsabili del traffico in costiera siano queste compagnie.
Si legge, infatti, di un numero eccessivo di corse svolte, di un incremento considerevole di bus, di presunti abusi nello svolgimento delle attività.
Se abusi ci sono stati, che siano sanzionati severamente.
Ma non si dica che il problema del traffico in costiera sono i servizi pubblici di linea alternativi alla Sita.
I servizi pubblici di linea andrebbero incrementati non tolti.
Ed infatti, nulla cambierebbe se queste corse fossero svolte dalla SITA piuttosto che altri soggetti in regime di concorrenza.
Il problema quindi restano i bus turistici privati. Quelli cioè che arrivano da Sorrento in numero non sostenibile per la nostra località e che non trasportano abitanti o turisti locali, bensì visitatori che soggiornano altrove e che vengono ad Amalfi solo per poche ore, a volte minuti.
Quelli cioè che ingrassano il Comune di Amalfi con il pagamento di lauti compensi per la sosta bus o semplicemente lo scarico dei passeggeri.
Non vorrei che il vero problema dei servizi pubblici di linea sia che sono (giustamente) esonerati, come la SITA, dal pagamento di queste gabelle.
Come diceva un noto politico italiano “a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca”.

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