Scala, Progetto Scala sull’ultimo consiglio comunale: aumentano le tasse sui rifiuti – VIDEO

Nell’ultimo consiglio comunale a Scala, che si è tenuto lo scorso 28 marzo, si sono discussi temi di grande interesse per la cittadinanza. Il gruppo consiliare di minoranza Progetto Scala, non riuscendo ad ottenere lo streaming delle sedute comunali, ha fornito via Facebook un resoconto video postdatato (sotto) per aggiornare i cittadini sull’operato amministrativo della Città del Castagno.

Nell’ultima seduta l’assise doveva approvare le aliquote IMU, TASI, IRPEF, TARI per l’anno 2019 e su questi temi i consiglieri Antonio Ferrigno, Massimiliano Bottone Gerardo Apicella hanno fatto emergere dei dati: le aliquote ridotte sull’IMU (con l’aggiunta della TASI), comprese quelle ordinarie sulla seconda casa, sono le massime applicabili dalla legge e superano quelle adottate in molti comuni della Costa d’Amalfi.

L’aliquota ridotta IMU raggiunge infatti il 4,5 permille, mentre quelle delle vicine Ravello, Minori e Positano si attestano al 4 permille, con Amalfi addirittura al 3 permille. Stesso discorso anche per quelle ordinarie: con la tasi si raggiunge il 10,5 permille (10,6 permille massimo consentito dalla legge), superando addirittura Positano e Maiori (9,6) e attestandosi ai livelli della vicina Amalfi (10,6), nonostante questi ultimi tre comuni non prevedono costi per servizi indivisibili sulle seconde case.

L’addizionale Irpef votato a Scala resta il più alto della Costiera (0,7%), che a detta dei consiglieri negli altri comuni è intorno allo 0,5%: a Ravello e Conca dei Marini ci sono addirittura degli scaglioni, che prevedono delle esenzioni. I consiglieri di Progetto Scala hanno proposto l’esenzione su redditi di persone fisiche inferiore a 9mila euro, tramite presentazione delle opportune certificazioni, ma l’amministrazione comunale ha comunicato che non può operare delle decurtazioni per ragioni di bilancio.

La questione più calda resta quella della TARI: i servizi con il Consorzio Bacino SA2 sono stati prorogati fino a marzo, perché a maggio ci sarà il passaggio alla Miramare Service (come sta avvenendo per il comune di Praiano): nonostante l’ingresso nella società in house del comune di Maiori è considerato conveniente, i consiglieri Ferrigno e Bottone spiegano che i numeri rivelano tutt’altra situazione: gli attuali servizi infatti lieviteranno dai 257mila euro dell’ultimo anno a 284mila euro.

Tale dato andrà ad intaccare soprattutto le tasche dei cittadini scalesi, che con un abitazione di 60mq e tre persone pagheranno 329,21 € contro i 291,96 € dell’ultimo anno (nel 2016 e 2017 ci fu una riduzione da 350,70€), ritornando quasi alle cifre di tre anni fa. L’aumento delle tasse sui rifiuti colpirà maggiormente le categorie di bar e ristoranti: per locali di 200mq si passa dai 4800,60 € del 2016 a 5682,60€, con un aumento di circa 1600 euro più rispetto al 2018 (4204,20€).

Nel consiglio, oltre alla conferma delle consulenze esterne, al piano triennale delle opere pubbliche (voto contrario della minoranza su questo punto) ed il resoconto sul piano alienazione e valorizzazione degli immobili, si è approvato anche una modifica al regolamento della tassa di soggiorno: il periodo di applicazione è stato ampliato dal 1 marzo al 31 ottobre. La minoranza ha proposto di istituire una commissione per la spesa degli introiti, ma non è possibile per l’incompatibilità con gli impegni lavorativi di molti consiglieri. Progetto Scala ha inoltre proposto di investire parte del ricavo dall’imposta per la formazione professionale degli addetti nel settore turistico e ricettivo, in particolare con l’istituzione di corsi in lingua inglese, ma per l’amministrazione Luigi Mansi per i tempi la soluzione non era praticabile. In realtà, non è un segreto che il sindaco di Scala ha intenzione di investire tale ricavo per il mantenimento del trasporto interno.

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