Il messaggio di Pasqua del Vescovo Soricelli: annullare le distanze con gli esuli extracomunitari

Amalfi, Costiera Amalfitana. Le celebrazioni pasquali diventano un momento importante per parlare di pace e accoglienza. Questi sono i temi affrontati nel messaggio ai fedeli del Vescovo Orazio Soricelli, dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’ Tirreni.  Monsignor Soricelli, in un documento riportato ieri da Il Mattino, edifica sul contrasto tra la morte e la vita, il riferimento ai temi contemporanei come la chiusura della società odierna. “La Pasqua scrive ci rende capaci di sfidare ed eliminare le rughe della morte, ovunque esse provano ad attecchirsi: l’indifferenza, la presa di distanza dagli esuli extracomunitari, lo spirito di sopraffazione e di invidia. Uniti a Cristo per rendere effettiva la Pasqua nella concretezza dei bisogni reali: se la morte la più grande sfida dell’uomo di sempre è stata vinta, come non poter vincere le grettezze e le chiusure che ostacolano una vera visione pasquale della vita nello scorrere dei giorni?”.

L’egoismo è un sepolcro senza risurrezione. E l’arcivescovo cita le parole di papa Francesco ai giovani: “il cammino della pace e della fraternità fondate sull’accoglienza e sul perdono, sul rispetto dell’altro e sull’amore che è dono di sé”. “È il cammino della Pasqua – commenta Soricelli – di chi lascia vuoti i sepolcri dei derivati dell’egoismo e si avvia a dare contorni di vita nuova al camminare insieme”. È possibile costruire un mondo nuovo. “L’evento della risurrezione del Signore afferma il pastore resta lo spartiacque inedito ed insuperabile della storia di ogni epoca: nessun evento, né prima, né ora, né in futuro, riuscirà mai a pareggiare o a superare la sua eccezionalità. Davvero, con esso, le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove. In Gesù risorto ne è focalizzata la portata: la morte, apparentemente destinata a fare da dominatrice ultima nell’arco esistenziale dell’uomo, è stata debellata dal primo dei risorti. Lo scenario del lutto e della rassegnazione passiva, cede il posto allo scenario pasquale della visione del nuovo cielo e della nuova terra, mai assopiti nel desiderio del cuore umano. La Pasqua dona linfa nuova, ed energia evangelica alla storia, guarigione allo sguardo miope, rendendo l’uomo capace di imprese di rinnovamento umano e spirituale, a livello personale e comunitario”. Monsignor Soricelli presiederà stasera la veglia pasquale delle 22.30 nella Concattedrale di Santa Maria delle visitazione, a Cava. Domani, invece, celebrerà il solenne pontificale nel duomo di Amalfi, alle 11.

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