Matteo Salvini! Anatomia di un fenomeno politico!

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    Matteo Salvini! Anatomia di un fenomeno politico!
    di Giuseppe Civale

    L’esplosiva entrata in scena di M. Salvini implica un quesito chiave:”Come ha fatto il nostro soggetto a raccogliere un consenso talmente ampio in tempi tanto brevi?” Gli avversari lo definiscono grezzo, rozzo, volgare. Eppure gli insulti non fanno che aumentare un consenso sicuramente spontaneo, ma molto pericoloso. Per motivi ben comprensibili è costretto ad usare un linguaggio semplice, alla mano, sostiene spavaldamente la propria ideologia senza curarsi delle chiacchiere dell’opposizione. Ha scoperto una nuova filosofia politica: il sovranismo condito in salsa populistica. Un cocktail fatale! “Prima gli Italiani, è finita la pacchia, i neri a casa loro”. Slogan brevi, semplici e marcatamente popolari, immediatamente digeribili. La sua arma più efficace è un istrionismo innato abbinato a spiccate doti camaleontiche. Ha un fiuto eccezionale! Persegue un obiettivo chiaro: alla prima occasione rompere con i 5Stelle ed indire elezioni anticipate. Lo farà quando riterrà possibile ottenere una certa maggioranza, magari con il supporto di qualche partitino nato per servire. “O con me o contro di me! I meridionali sono ormai brava gente, non rubano più, occorre abbattere il muro di Bruxelles per riacquistare il benessere perduto e, chiaramente, opporsi all’invasione degli immigrati”. L’italiano credulone ha già dovuto digerire in passato tanti astri per fortuna tramontati, uscendone fuori profondamente deluso. Ora si affida a questo novello Zorro per sconfiggere disoccupazione, corruzione, crisi economica, inflazione, criminalità organizzata, evasione fiscale e così via. Come finirà? L’italiano sembra prediligere atteggiamenti teatrali, per poi spazientirsi nel breve. Il tramonto di Salvini & Co. sarà deciso dal disgregamento economico, già in atto, che si farà sentire a breve. Con questi chiari di luna non escluderei nemmeno l’ipotesi di uscita coatta dall’Unione Europea. “Faremo da soli, gli Italiani lo vogliono, prima gli Italiani, cosa ce ne frega dell’Europa!”. La maggioranza degli italiani condividerà questi sfoghi populistici e buffoneschi, avrà finalmente la sensazione di contare qualcosa nel contesto europeo, visto che, come questo novello Zorro pretende di insegnarci, è l’Europa che ha bisogno dell’Italia e non viceversa. A questo punto la commedia si trasformerà in un dramma con un finale nemmeno tanto a sorpresa!

    Giuseppe Civale

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