Lettere da Piano di Sorrento – Miserere!!!!

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
MISERERE!!!!

Si avvicina la Pasqua; fra poco, secondo la tradizione cristiana, grandi e piccoli, incappucciati nel nero delle tonache, sfileranno per le strade cittadine in processione, recitando il “mea culpa” per tutti i peccati commessi dall’umanità.
La casistica di questi peccati? È lunghissima, ma certamente non contiene il danno ambientale, quello che quotidianamente provochiamo, in tutte le forme possibili ed immaginabili, contro la natura. Cementificazioni selvagge, abbattimento indiscriminato di alberi e piante, uso irresponsabile di sostanze tossiche e nocive per la flora e per la fauna, per l’uomo (si pensi anche alla cosiddetta “disinfestazione”, “derattizzazione”, fenomeni prodotti dalla mano dell’uomo, senza alcun preventivo accorgimento e/o cautela per la salute). Per non parlare delle sofisticazioni alimentari, maltrattamenti di animali e la lista si allunga all’infinito. Forse perché non sono peccati quelli in danno del creato, visto che il creato è opera di Dio? Con quale arroganza o pretesa supremazia sugli altri l’uomo si accinge ad attentare, violentare le bellezze naturali? Ridurre ed abolire i diritti di altri esseri viventi che hanno par condicio all’esistenza? Dagli albori della civiltà, quand’era quadrupede il capolavoro di Dio, creato a misura e somiglianza della Divinità, da microcosmo si trasforma in essere spregevole e deleterio per la sua stessa esistenza e per quella degli altri. Quanti “miserere” dobbiamo pronunciare noi sorrentini per aver concorso e per concorrere nei disastri irreversibili di alterazione dell’ecosistema?
Miserere, quindi, per l’abbandono e degrado dei valloni, per la mancata conservazione di quello “dei Mulini” a Sorrento, per il salice tagliato nel Chiostro di San Francesco, per la rovina dei pini a Villa Fondi, per l’inquinamento del nostro mare ed il degrado di siti come la pineta “le Tore” e per tutti gli altri misfatti, anche se qui non indicati.
Questo non vuol essere un sermone, perché i sermoni si fanno in chiesa: no! È soltanto l’ennesima constatazione per l’accecamento dell’umanità nel processo di autodistruzione.

avv. Augusto Maresca

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