Grande successo per Linea Blu in Costiera Amalfitana, in viaggio tra Amalfi e Positano fotogallery video

Dopo le tante anticipazioni, questo pomeriggio è stata trasmessa la puntata di Linea Blu sulla nostra Costiera Amalfitana. Donatella Bianchi ha iniziato il proprio viaggio da Amalfi, a bordo della 600 multipla jolly, utilizzata da Jaqueline Kennedy nell’estate 1962 per muoversi da Ravello  passando per il Vallone del Dragone e Atrani verso Amalfi, porto in cui la First Lady si imbarcava verso Capri Conca dei Marini. 

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Qui si è ricordato di come nell’agosto del 1962 Jacqueline Kennedy amava fare nautico e andare verso Positano, Punta Campanella , Nerano e la Costa di Sorrento e  Capri.

Lei scendeva da Ravello ad Amalfi con una seicento multipla jolly edizione limitata perché Gianni Agnelli, col quale si frequentava proprio a Ravello, ne aveva fatti produrre pochi modelli per un turismo Vip . Qui Alfonso Mansi, nipote del proprietario,  ha condotto in giro Linea Blu  lungo la statale 163, col giornalismo del Mattino Mario Amodio come cicerone.   Una delle strade più belle ma difficoltose al mondo inaugurata nel 1853, una volta romantica, ora  intasata dal traffico

Donatella Bianchi va Conca dei Marini alla Grotta dello Smeraldo, scoperta per caso nel 1932 da Luigi Buonocore, dove la guida turista Ernesto Anastasio che le mostra tutta le bellezze della grotta, dall’acqua color smeraldo, dovuta al riflesso della luce del sole, agli stalattiti e stalagmiti, al presepe sommerso a 2 metri di profondità posto nel 1960 dai sub della Rai per rendere omaggio ai pescatori della zona.

Spazio anche all’amore con delle riprese effettuate al Fiordo di Furore, luogo per eccellenza proprio dell’amore tra Anna Magnani e Roberto Rossellini che proprio qui acquistarono anche due “monazzeri” ovvero due casette. Roberto Pellecchia spiega anche da dove viene il nome Furore: deriva proprio dal furore del mare in tempesta che batte all’interno del fiordo nei giorni di burrasca. Purtroppo dallo scorso anno non è più possibile raggiungere a piedi il fiordo a causa di uno smottamento avvenuto a seguito di un grande incendio che interessò proprio la zona.

Pellecchia porta Linea Blu anche verso Tordigliano e Punta Campanella, amministrativamente nelle Penisola Sorrentina, ma parte della Costa d’ Amalfi, spiagge ancora rimaste integre e semi selvagge, perchè inaccessibili o quasi a piedi,  l’arco naturale crollato e zone in genere poco conosciute dai grandi media.

Il servizio si sposta poi a bordo del Salvatore Padre verso Positano  qui si sono mostrate  le pezzogne pescate dal nostro  Simone Esposito, che molti non sanno è il figlio di uno dei padri fondatori della Moda Positano “Pepito” .

Mentre la Bianchi assiste alla pesca al largo di Positano, altra protagonista di questa puntata, l’inviato Fabio Gallo si inerpica verso le alture di Amalfi udendo un suono di sirene: sul suo percorso trova la guida Alessio Amato, che, oltre a parlargli della storia secolare del limone, importato qui secoli fa e ( pochi lo sanno ) sostituito progressivamente, specie in penisola sorrentina, ai gelsi per i bachi da seta,  lo conduce alla Valle delle Ferriere,  trova Alessio Lopa, carabiniere tutela bio diversità che gli racconta della presenza delle felci millenarie  e della woodvardia radicans e gli consiglia di seguire il fiume per raggiungere il mare. incontrando Lorenzo Apicella i ragazzi di Sound-Trek, ideatori della rassegna musicale che avviene all’aperto nella natura verdeggiante di Scala, in luoghi come la Torre dello Ziro o a Sant’Eustacchio. Nella riserva l’inviato di Linea Blu, incontra anche Gioacchino De Martino del FAI Costiera Amalfitana, che illustra la particolare condizione della flora generata intorno al torrente Canneto che attraversava Amalfi come Venezia e seguendone il corso arriva al mare.

Il viaggio di Linea Blu si risposta poi in mare per raggiungere Positano. Qui viene prima raccontata la storia dell’affondamento di due piroscafi avvenuto il 2 febbraio 1943: si trattava del Valsavoia e del Salemi che lasciavano il porto il Napoli per raggiungere Messina.

I due piroscafi vengono silurati dal sommergibile Safari che distrugge anche i faraglioni, mamma e figlio, di Positano. La storia viene raccontata da Luigi Parlato che all’epoca dei fatti era 19enne. A visitare ed esplorare i relitti delle due navi il sub Roberto Rinaldi che ci ha fatto emozionare con immagini inedite.

Da Agerola la visita emozionale al Sentiero Degli Dei, oltre 300 mila visitatori all’anno . Qui Donetalla Bianchi con la guida turistica Michele Inserra ha visto dalla Grotta del Biscotto,  le case – grotta, create proprio nella roccia per sfuggire ai pericoli delle invasioni e oggi usate come ricoveri per gli animali.

Il pastore Antonio Milo racconta che ormai sono in pochi ad occuparsi della terra e degli animali sul Sentiero degli Dei, poi è passato per il vallone della Praia, che divide Furore da Praiano, ed è  arrivata fino a “Colle Serra” un abitato che fa parte di Praiano . Il sentiero fa da confine anche ad Agerola e il paesi della Costiera amalfitana, al di sopra è Agerola, sotto dei vari comuni che si attraversano fino a Positano dove si passa con Vico Equense.

Non si arriva a piedi fino a Nocelle ma Donatella Bianchi ritorna poi a Positano per mostrare le bellezze della Villa Romana con i suoi splendidi affreschi. A raccontare la storia della villa romana Francesco Tiboni, archeologo subacqueo. Riaperta al pubblico da circa un anno, la villa romana di proprietà di un liberto dell’imperatore Claudio mostra infatti degli splendidi affreschi tra cui spicca il rosso zafferano ed il blu egiziano tutti databili al I secolo dopo Cristo. Affreschi unici al mondo.

Una trasmissione spettacolare che , salvo pochi passaggi, è stata una delle migliori mai viste, in particolare per Positano. Qui l’intera trasmissione

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