Gli Assiri all’ombra del Vesuvio. A giugno al MANN

Nell’ambito degli “Incontri di archeologia”, Simonetta Graziani  ha raccontato il progetto scientifico alla base della mostra “Gli Assiri all’ombra del Vesuvio”, in programma al MANN dal prossimo giugno: ricerca, sinergia inter-istituzionale e nuove tecnologie per un percorso espositivo che si profila appassionante.

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Ricordiamo ai nostri lettori che la storia degli Assiri non è tanto lontana quanto può sembrare. Nel prebitero della Chiesa di San Michele affrescati da Achille Jovine la strage dell’esercito di Sennacherib, e inoltre gran parte dei monumenti di questa civiltà sono stati distrutti dall’ISIS recentemente. “I Am Ashurbanipal  King Of The World, King Of Assyria” la mostra appena conclusasi al British Museum.

Gli Assiri all’ombra del Vesuvio (dal 6 giugno 2019)
Nel patrimonio del Museo, sono presenti tredici calchi in gesso di rilievi neoassiri da Ninive e Nimrud, i cui originali appartengono alle collezioni del British Museum di Londra e sono esposti nel cosiddetto Assyrian Basement. La mostra “Gli Assiri all’ombra del Vesuvio” avrà non soltanto la finalità di raccontare le caratteristiche di una grande civiltà del passato, creando un percorso divulgativo accessibile anche grazie alle nuove tecnologie della comunicazione, ma anche di porre in evidenza la straordinaria dimensione del laboratorio culturale partenopeo a fine Ottocento. I calchi del MANN, infatti, sono giunti a Napoli, tra l’altro, grazie anche ai rapporti intensi fra Giuseppe Fiorelli (1823-1896) e Henry Austin Layard (1817-1894), che volle omaggiare l’archeologo napoletano con un frammento di rilievo assiro proveniente dalla sua collezione privata. Eccezionale la presenza, nel percorso espositivo, di ventotto reperti provenienti dal British Museum di Londra e di undici pezzi dell’Ashmolean Museum.

 

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