Castellammare , protesta degli operai di Acqua Acetosella

Castellammare di Stabia ( Napoli ) Fonti Acetosella e Acqua della Madonna senza gestione, a rischio il futuro delle sorgenti stabiane. Ex addetti all’imbottigliamento delle acque bloccano la macchina del sindaco Gaetano Cimmino sotto Palazzo Farnese, per chiedere il reinserimento nel ciclo produttivo, ma il primo cittadino evita il confronto scegliendo un ingresso secondario. «Da un anno aspettiamo che il Comune acquisisca la gestione – racconta Alfonso, ex operaio dell’Acetosella a Fiorangela d’Amora sul Il Mattino di oggi – ma sono incapaci. A maggio scade la disoccupazione e saremo senza sostegno. Non possiamo più aderire né al reddito di cittadinanza né al reddito di inclusione».
LA STORIA
Nella fabbrica di via Brin dove lavoravano 14 addetti le macchine dell’imbottigliamento sono spente dal 2017, quando la ditta Stabia Mare srl fallì dopo la decisione dei dipendenti di presentare istanza al tribunale di Torre Annunziata per un contenzioso di circa 56mila euro, relativo agli arretrati del 2015. Intanto la gestione delle fonti andava rinnovata e la Regione, nel settembre 2017, aveva messo a bando 6 lotti per la concessione per 15 anni. Tra questi anche le Fonti Acidule Plinio meglio conosciute come Acetosella e la fonte Acqua della Madonna. Per entrambe le sorgenti regionali partecipò solo il Comune, un’associazione temporanea di impresa (Ati) AccadueO/A.M Costruzioni fu esclusa quasi subito per non aver presentato le opportune garanzie bancarie, e nel maggio del 2018 la Regione dichiarò assegnate tutte le fonti regionali messe a bando. Eppure nel settembre dello stesso anno in Comune arriva una comunicazione regionale nella quale si chiedono integrazioni per la stipula dell’atto di gestione. Dagli uffici comunali si prendono 5 mesi per rispondere al documento regionale, solo a gennaio scorso parte l’integrazione richiesta da Napoli. La Regione chiede all’amministrazione Cimmino anche il saldo delle competenze relative alle fonti dell’ex chiusa Vanacore. Un saldo di circa 10mila euro che dal 2014 non veniva pagato dal Comune per le sorgenti che si trovano nelle Antiche Terme. La morosità pregressa assieme a documenti e dati mancanti hanno bloccato la stipula vera e propria della concessione dell’Acqua Acetosella e della Madonna. «Dopo gli atti prodotti e inviati a gennaio – spiega il sindaco – la Regione non ci ha ancora formalmente assegnato le concessioni. E senza questo atto non possiamo fare nulla».
LO STALLO
Tutto fermo quindi in attesa che gli uffici regionali convochino Castellammare. Intanto l’assessore ai lavori pubblici Giovanni Russo ha già preparato il bando di evidenza pubblica per la subconcessione. «Prima dobbiamo formalizzare con la Regione – prosegue il sindaco – il nostro obiettivo consiste nel cercare un privato, attraverso il bando di subconcessione, che possa gestire sia l’imbottigliamento delle fonti sia l’immobile, attualmente in mano alla curatela a seguito del fallimento della società che ne deteneva la gestione». Sia la fonte Acetosella che quella della Madonna si trovano nello stabile di via Brin di proprietà per metà del comune e per metà della Stabia Mare, «Di certo nel bando – spiega Russo – l’obiettivo sarà restituire l’immagine di città delle acque ripartendo con l’imbottigliamento, non ci prefiguriamo grossi guadagni economici».

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