Salerno e Pagani , bambini senza vaccini sospesi da scuola

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Non in regola con i vaccini, scattano le prime sospensioni della frequenza. Il limite di proroga dell’autocertificazione per i vaccini è scaduto ieri. Dunque scattano stamattina le misure che impediscono la frequentazione delle scuole dell’infanzia e degli asili ai bambini che non hanno consegnato i certificato di avvenuta vaccinazione. A Salerno sono 3 i casi di alunni della scuola dell’infanzia destinatari di sospensione a partire da stamattina: le famiglie non hanno presentato i certificati comprovanti la vaccinazione avvenuta. I casi di sospensione nel capoluogo sono individuati allo storico Istituto comprensivo Barra. In provincia si registrano altri 3 casi di sospensione al terzo circolo didattico di Pagani. La legge, varata nel 2017, prevede che negli asili nido e nelle scuole materne i bambini non in regola con i 10 vaccini obbligatori indicati dal provvedimento non possano entrare in classe, mentre per le elementari e le medie si va incontro a una sanzione.
NEL CAPOLUOGO
A Salerno la preside del comprensivo Barra, Anna Maria Grimaldi, ha firmato ieri alle 13 i decreti di sospensione della frequenza indirizzati a 3 bambini della scuola della infanzia: all’atto della verifica in segreteria, la scuola ha individuato i casi di mancato deposito di certificato vaccinale che era previsto ieri come termine ultimo. «È stata ottemperata la normativa vigente dice la preside del Barra, Grimaldi ovviamente si tratta di decreti di sospensione della frequenza che possono essere ritirati nel momento in cui le posizioni saranno regolarizzate». Non basta più l’autocertificazione presentata a settembre. Le famiglie devono esibire il certificato comprovante la vaccinazione. «Dei 3 casi di sospensione della frequenza alla scuola dell’infanzia spiega la Grimaldi sembra che uno possa rientrare nelle prossime ore, perché la famiglia ci ha promesso di voler regolarizzare tutto e subito». Sugli altri due casi di bambini destinatari di sospensione non c’è certezza sulle intenzioni dei genitori. «Resta lo stop alla frequenza dice la preside i bambini non possono venire a scuola perché c’è un obbligo di legge che va rispettato». Le famiglie dei 3 bambini sono state preventivamente informate dalla preside che ha provveduto in un secondo momento ad emettere i decreti di sospensione. Stamane i piccoli alunni non potranno entrare in classe. L’emendamento del Milleproroghe approvato a settembre scorso ha consentito ai bimbi nella fascia di età fra 0 e 6 anni di frequentare la scuola dell’infanzia e gli asili-nido dietro presentazione, da parte dei genitori, di una dichiarazione sostitutiva della certificazione vaccinale: la dichiarazione sostitutiva recava anche la prenotazione della vaccinazione. Adesso non basta più.
GLI ALTRI CASI
A Salerno, oltre ai 3 casi di decreto di sospensione della frequenza al comprensivo Barra, si segnalano anche 2 casi di bambini non vaccinati su parere medico e quindi per motivi di salute: i bambini in questione non saranno interessati da sospensione della frequenza. «Agli asili non si registrano sospensioni didattiche dice l’assessore all’Istruzione, Eva Avossa mentre attendiamo ancora un quadro più preciso della situazione alla scuola dell’infanzia». La situazione è in evoluzione. A Fratte e Torrione non si segnalano sospensioni didattiche, così come a Mercatello. Altri dirigenti scolastici del centro entro stamattina potrebbero emettere altri decreti di sospensione didattica. «In caso di certificazione originale del vaccino conferma una preside del capoluogo provvederò a far partire i decreti di sospensione della frequenza». Alcuni presidi hanno atteso il termine ultimo di ieri sperando nella regolarizzazione delle famiglie inadempienti. A Pagani altri 3 casi di sospensione della frequenza al terzo circolo didattico: qui i genitori di uno degli allievi hanno fatto sapere che non intendono vaccinare il figlio. «Ho incontrato la famiglia – spiega il preside Attilio Trusio – che mi ha detto di essere contraria ai vaccini e quindi il bambino non tornerà a scuola».

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