Piano di Sorrento, scuola di via Carlo Amalfi: nominato geologo. Accelerata sul progetto

Accelerata sul progetto che prevede la riapertura della Scuola elementare di via Carlo Amalfi a Piano di Sorrento. Il Comune, infatti, ha nominato un geologo incaricato di effettuare una relazione geologica e geofisica riguardo al progetto da mettere in pratica. L’ordinanza è stata pubblicata quest’oggi dal Comune. La realizzazione dello stesso si aggira attorno ai 13 milioni di euro.

Al Geologo, dott. Giuseppe Marulo, è stato dato incarico “affinché provveda ad elaborare idonea relazione geologica e geofisica secondo le prescrizioni dettate dall’art. 14 L.R. n°9/83, dal D.P.R.n° 328/2001, dal O.P.C.M. n° 3274/2003 e dal DM 17 gennaio 2018 (NTC 2018)”.

L’ingegner Elio d’Esposito si era così espresso in merito alcuni giorni fa:

“L’argomento scuola non è stato trattato mai con la dovuta chiarezza, ma sempre con una copertura, che non regge affatto, di una scuola considerata erroneamente sul punto di crollare per cui l’unica strada, senza alternative, era quella della ricostruzione. Tutto errato …l’ho detto io, in maniera chiara e inequivocabile fin dalla prima ora, ing. strutturista di vecchia data, lo disse anche l’ing. Elefantee soprattutto lo disse chiaramente la II perizia del Dipartimento strutturale d’ingegneria dell’università di Napoli a firma del prof. Verderame, che svolge da oltre venti anni attività di ricercatore e di docente nel campo della vulnerabilità degli edifici e nel consolidamento degli stessi per la loro invulnerabilità sismica…cioè il prof. più adatto a dare un giudizio e il prof. lo diede indicando la solita metodologia di cui noi ing. Strutturisti siamo ben edotti e ben aggiornati con continui corsi e anche per nuovi materiali dell’ultima generazione in tali opere di rinforzo statico che danno la massima garanzia.

e i finanziamenti a costo zero non ci saranno, e me lo auguro, è sempre percorribile la strada del consolidamento antisismico in tutta sicurezza per la collettività, come ho ripetuto svariate volte in questi anni. E perché me lo auguro…che non vada in porto? Come già ho avuto modo di affermare in altri interventi in questi undici anni di odissea, la strada di un project financing per la ricerca di un promotore che a costo zero la rimetteva in ordine sotto la stretta sorveglianza tecnica del comune gestendola per un determinato periodo ( quindici – venti anni) e restituendola al Comune in ottimali condizioni tali da creare una fonte di entrata interessante futura per il Comune, non era assolutamente da scartare”.

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