CIRCUMVESUVIANA: È PARALISI – DE GREGORIO A DE LUCA “I DIPENDENTI CI RICATTANO”

L’amministratore delegato Eav – De Gregorio- scrive al Governatore della Campania De Luca, in una lettera in cui chiede aiuto al politico. Lo scritto descrive la situazione drastica che si ritrova a vivere oggi l’azienda di trasporto su gomma e rotaia. Secondo De Gregorio l’azienda sarebbe vittima dei ricatti dei dipendenti, che bloccherebbero il servizio causando disagi all’azienda e ai pendolari, in vista delle loro “irragionevoli” richieste sull’aumento dei salari.  I servizi non sono garantiti: i dipendenti rifiutano di svolgere i turni in più, causando la cancellazione di molte corse. Un incubo iniziato stamattina e dal quale, in realtà, sarebbero anni che la Vesuviana non riuscirebbe proprio a liberarsi. La Circumvesuviana infatti non sarebbe nuova a scioperi. Per niente. Il servizio trasporti su rotaie sarà sospeso per le tratte Napoli- Sarno (via Ottaviano), Torre Annunziata-Poggiomarino e Napoli-San Giorgio (via Centro direzionale). Per ovviare l’azienda metterà a disposizione dei mezzi su gomma per non lasciare a terra centinaia di pendolari. Una situazione che sarebbe capace di tenere l’azienda, effettivamente, sotto scacco. Il sistema sarebbe completamente paralizzato e a farne le spese sarebbero i pendolari, che nel caos generato all’interno delle stazioni ferroviarie, sarebbero presi di mira dai malfattori. Come quanto è capitato alla ragazza violentata da tre balordi nell’ascensore di una delle stazioni. «Eav è sotto organico da anni, per cui ricorre alle prestazioni di lavoro straordinario in maniera costante. Il lavoro straordinario è quindi indispensabile per svolgere il servizio. Per questo motivo abbiamo in corso 350 assunzioni e forse non saranno nemmeno sufficienti: probabilmente dovremo aumentare il numero delle assunzioni previste. Abbiamo programmato nuovi treni e nuovi investimenti, ma ci mancano gli operatori di esercizio e di stazione. In questi anni abbiamo molto lavorato con le organizzazioni sindacali, con reciproca soddisfazione, per migliorare le condizioni economiche e di ambiente dei lavoratori. – scrive De Gregorio a De Luca -. Tuttavia alle richieste di aumento salariali dobbiamo pone un limite se non vogliamo ritrovarci con un costo del personale che negli anni futuri non potremo sostenere e che metterebbe a. rischio la ritrovata solidità economica e finanziaria dell’azienda. Per questo motivo oggi mi vedo costretto a non subire passivamente quello che diventa un vero e proprio ricatto: “o mi dai quello che chiedo oppure ti blocco il servizio, sospendendo le prestazioni di lavoro straordinario”. Vero che il lavoro straordinario non è un obbligo per il lavoratore, ma non possiamo accettare alcune richieste che sono in contrasto con la normativa contrattuale e soprattutto con la necessità di mantenere in equilibrio i conti dell’azienda». Insomma, le parole dell’amministratore delegato descrivono il problema in maniera molto chiara.

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