Mertens resto a Napoli -In Cina? Non ho ancora disdetto l’affitto, qui sto bene … foto

«In azzurro sto bene, non penso  ad altro, il mio contratto scade  nel 2020 e non ho disdetto l’affitto»
E due. Prima Callejon, che giovedì ha spiegato di voler giocare ancora nel Napoli, e poi Mertens. Dries o Ciro, fate voi. Che come il collega andaluso ha il contratto in scadenza nel 2020 e di conseguenza è già da un po’ al centro delle voci di mercato. Con l’ipotesi di un futuro cinese in stile Hamsik e un’idea dell’Atletico Madrid in copertina: «A Napoli sto bene e non sto pensando ad altro. Tant’è che non ho disdetto il contratto d’affitto».

“STO BENE”. E allora, il gol di Mertens. Puntuale dopo l’assist del collega Callejon a De Laurentiis, esplicitamente invitato a ridiscutere la situazione contrattuale giunta ormai al bivio decisivo. Proprio come quella dell’attaccante della Nazionale belga, reduce dai novanta minuti giocati giovedì a Bruxelles nella partita vinta con la Russia per 3-1 e valida per le qualificazioni europee: «Se andrò in Cina?». Già, si parla di questa possibilità. «Io ho un altro anno di contratto con il Napoli e non ho neanche detto al proprietario di casa mia di voler disdire l’affitto», spiega in maniera molto dettagliata e come sempre divertente Dries ai microfoni di SportMediaset. «Il mio rapporto con il club scadrà nel 2020: vediamo, ma in azzurro sto bene e non sto pensando ad altro».

L’IDOLO. Un altro affezionatissimo, insomma, proprio come Callejon. Identità d’idee e prospettive, ma non di dettagli negoziali: nel senso che nel contratto di Mertens è inserita una clausola rescissoria da 28 milioni di euro esercitabile entro il 15 giugno, per quel che riguarda il mercato estivo, ed entro il 15 dicembre in vista della parentesi di gennaio. Il problema invernale, insomma, è ampiamente superato, ma a conti fatti sembra impensabile trovare da qui a tre mesi una società disposta a investire la suddetta cifra per svincolarlo, considerando che a gennaio 2020 potrà essere acquistato a parametro zero. Un’ipotesi che il Napoli non permetterà, ovviamente: è pur sempre di un gran giocatore, sebbene prossimo a compiere 32 anni il 6 maggio, che stiamo parlando. E’ pur sempre il principe del gol delle ultime due stagioni (34 e 22, totale 56). E d’accordo, quest’anno la storia non è stata fiabesca come aveva abituato tutti nel corso dell’esperienza con Sarri, soprattutto dopo la metamorfosi da esterno a centravanti, però di colpi ne ha ancora e il San Paolo lo adora: dopo il gol all’Udinese, un capolavoro che ha interrotto un digiuno di 78 giorni, la gente lo ha letteralmente osannato con un coro più significativo di mille parole.

AVANTI NAPOLI. La situazione, insomma, andrà affrontata con una certa urgenza: sia nel caso di un addio, sia nel caso di un rinnovo. E questo per la reciproca soddisfazione: Dries al Napoli ha dato tantissimo e viceversa, verrebbe da dire. Con tanto di soddisfazione dello spogliatoio: Milik, ad esempio, ha parlato di lui con tale stima da ritenerlo in grado di poter fare il capitano ovunque. «Lui voleva soltanto dire che sto bene con tutti e chiedo sempre ai compagni di andare a cena, festeggiare e cose così: mi fa piacere, ma ci sono già Insigne e Callejon».
La vecchia guarda, a proposito, dovrà trascinare la squadra sia in Europa League sia in campionato. Prossima tappa, Olimpico. La Roma: «Un campo difficile: dovremo giocare come con l’Udinese». Semplice, vero? Immenso Dries.

Fonte:corrieredellosport

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