Maiori, box sotto la scuola. Il comunicato della Primavera maiorese

E’ stata depositata, presso gli Enti e le Autorità competenti, la petizione popolare promossa dal gruppo Primavera maiorese, avente ad oggetto la verifica dell’iter amministrativo sul project financing per la demolizione e ricostruzione dell’edificio scolastico di Via De Jusola che oggi alloggia tutti i bambini di scuole dell’infanzia e primaria.
I cittadini firmatari chiedono alle Autorità preposte di volere annullare o quantomeno modificare il progetto ed il piano economico-finanziario, per una serie di rilievi.
“Il progetto ed il piano economico-finanziario presentano delle criticità che non convincono la popolazione – afferma il proponente Avv. Vincenzo Rispoli – Con spirito di responsabilità, abbiamo proposto una serie di modifiche volte a garantire la continuità didattica e la serenità di vita di bambini e famiglie e realizzare il nuovo Istituto scolastico in condizioni di sicurezza, efficienza ed economicità per tutta la Comunità”.
Innanzitutto, il progetto presentato prevede che il nuovo edificio dovrà contenere tutte le scuole cittadine, incluse materne, elementari e medie inferiori. L’edificio, secondo il progetto, dovrà sorgere su un parcheggio interrato contenente circa 75 posti auto. “Senza polemiche o falsi allarmismi – si legge nella petizione – è ipotizzabile la possibilità di eventuali incidenti od avarie di autovetture parcate nel sottosuolo della scuola, che potrebbero comportare rischio concreto per centinaia di bambini presenti nel sovrastante edificio scolastico. A ciò si aggiungano le gravissime difficoltà di evacuazione di centinaia di bambini”.
Inoltre, la costruzione dell’edificio scolastico richiederà diversi anni a cui si potrebbero aggiungere i tempi per imprevisti (geologico, archeologico, amministrativo, legale) pure preventivati dal progetto. “Ma il Comune di Maiori – continuano i firmatari – non dispone di spazi sufficienti ed adeguati a garantire, per diversi anni neppure previamente determinabili con certezza, il sereno prosieguo delle lezioni per tutti gli alunni, con gravissimi danni agli alunni ed alla popolazione tutta in termini di diritto allo studio e serenità di vita”.
Inoltre, il piano economico-finanziario non convince i firmatari e non prevede neppure più ipotesi alternative. Infatti – continuano i cittadini – “il progetto prevede la compartecipazione del Comune di Maiori per € 3.150.000 a valere a mezzo eventuali finanziamenti pubblici ovvero in mancanza a mezzo di mutui a carico della collettività tutta. Inoltre, il Comune partecipa concedendo alla Società aggiudicataria il servizio di manutenzione dell’erigendo edificio scolastico per 10 anni, con ulteriore esborso di € 60.000 annui, senza considerare eventuali ulteriori offerte economicamente più vantaggiose da parte di ditte terze potenzialmente interessate alla sola manutenzione”.
Il Comune inoltre concederà alla Società costruttrice la gestione degli erigendi box auto per 99 anni. Un lasso di tempo che, a fronte di altri project financing pure realizzati nella stessa Provincia di Salerno, appare sproporzionato.
Anzi – chiedono i cittadini con la petizione – “al lordo di eventuali ribassi di gara, la collettività di fatto finanzia gran parte del costo per la costruzione dell’edificio scolastico, per cui non si comprende la necessità del ricorso a finanza di progetto per l’edificio scolastico che potrebbe essere costruito esclusivamente dall’Ente pubblico anche a mezzo finanziamenti pubblici o mutui”.
Infine, ulteriori criticità derivano dalla localizzazione del parcheggio interrato e dell’Istituto comprensivo, posta nei pressi di falda acquifera in sottosuolo e su arteria a forte scorrimento veicolare soprattutto nei periodi di maggiore afflusso turistico.
“La nostra iniziativa – afferma l’Avv. Vincenzo Rispoli – si pone l’obiettivo di risolvere un problema che ormai si trascina da troppo anni. E’ aperta ai cittadini liberi ed alla parte migliore della società civile. Le soluzioni paventate nel progetto non ci convincono. Partecipiamo per trovare le migliori soluzioni a beneficio della Comunità e dei bambini”.

 

Ecco la  petizione

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