Juve cade a Genova, Inter risorge col Milan, Napoli vince ma paura per Ostina

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    Juve cade a Genova, Inter risorge col Milan, Napoli vince ma paura per Ostina . Una giornata al cardiopalma oggi per il campionato .

    – Senza Cristiano Ronaldo e con le scorie della magica ma dispendiosa notte Champions contro l’Atletico ancora nelle gambe, la Juventus di Allegri conosce la sua prima sconfitta in campionato ed interrompe l’impressionante di 26 partite di fila senza ko in trasferta. Nulla di grave, se si considerano i 18 punti di vantaggio ancora a disposizione dei bianconeri (in attesa del match fra il Napoli e l’Udinese), ma un segnale per Allegri a meno di un mese dal doppio quarto contro l’Ajax. Il turnover messo in pratica dal tecnico livornese deve essere corretto per evitare spiacevoli inconvenienti in campionato. Nella fretta di archiviare quanto prima il discorso scudetto per concentrarsi solo ed unicamente sull’ossessione Champions, la Juve sottovaluta il Genoa di Prandelli che vince con merito una partita giocata sempre a mille all’ora. Le reti dell’ex Sturaro (con la complicità di Perin) e di Pandev arrivano nella ripresa ma servono a sugellare una partita giocata in modo straordinario dai padroni di casa che in questa stagione sono risciti a strappare quattro punti su sei alla capolista. Dopo la brutta eliminazione in Europa League, l’Inter si rialza subito e vince 3-2 il derby con il Milan. Partita spettacolare, con i nerazzurri sempre avanti nel punteggio, ma con i rossoneri mai piegati veramente. Alla fine decidono i gol di Vecino, De Vrij e Lautaro Martinez (su rigore), inutili le reti di Bakayoko e Musacchio.
    Con questa vittoria la squadra di Spalletti sorpassa proprio i cugini e sale al terzo posto, a quota 53 punti contro i 51 di Piatek e compagni.

    SUBITO INTER – Gattuso e Spalletti schierano gli attacchi “titolari”: Suso, Piatek e Calhanoglu contro Politano, Lautaro Martinez e Perisic. Pronti via e l’Inter va subito in vantaggio: Perisic crossa, Lautaro fa la sponda e Vecino da solo a centro area non può sbagliare. Tutto troppo semplice per i nerazzurri, male la difesa rossonera. La squadra di Spalletti gioca meglio. Al 31′ va ad un passo dal raddoppio: è ancora Vecino a colpire in area, ma il suo piatto destro scheggia la traversa.

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    QUANTI GOL – Gattuso cambia: ad inizio ripresa c’è Castillejo al posto di Paquetà. Ma dopo soli cinque minuti arriva il raddoppio dell’Inter: cross di Politano, De Vriji stacca e colpisce di testa indirizzando verso l’incrocio, dove Donnarumma non può arrivare. Il Milan però non ci sta: al 57′ Bakayoko di testa, su punizione di Calhanoglu, supera Handanovic e riapre il match. Gattuso la vuole pareggiare subito e toglie Rodriguez per mettere un attaccante, Cutrone. L’Inter ristabilisce però dopo poco i due gol di distanza. Ci pensa Lautaro Martinez dal dischetto. L’arbitro Guida aveva concesso il rigore, tra le proteste dei milanisti, per un contatto al limite dell’area tra Castillejo e Politano. Gattuso fa uscire anche Kessie per mettere dentro Conti.
    Il Milan si rifà sotto al 73′ con Musacchio che da pochi passi batte Handanovic dopo una mischia in area. L’Inter fatica a centrocampo e allora Spalletti sostituisce Brozovic con Borja Valero per migliorare il palleggio. La partita di Conti rischia di durare pochissimo: all’88’ l’arbitro gli mostra il rosso diretto per un fallo duro su Lautaro Martinez. Dopo il controllo al Var però Guida cambia la decisione e lo ammonisce soltanto. In compenso viene espulso Spalletti per proteste. Prima della fine del match Handanovic compie un miracolo su Castillejo e D’Ambrosio salva su Calabria. Sono le ultime emozioni: il derby lo vince l’Inter.

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