Guardia Costiera, scarichi abusivi in mare. Scattano i controlli delle autorità sul territorio campano fotogallery

Si è concluso lo scorso  22 febbraio un’operazione di polizia ambientale condotta dalla Direzione Marittima della Guardia Costiera di Napoli a tutela del patrimonio naturalistico e dell’ambiente marino e costiero. Sottoposte a sequestro otto discariche abusive di rifiuti, per un’area complessiva di oltre 32.000 mq, e numerosi scarichi non autorizzati di acque reflue.

Lo scopo della Guardia Costiera era quello di implementare le azioni di tutela dell’ambiente marino e costiero, che, sotto il coordinamento del contrammiraglio Pietro Giuseppe Vella, ha concluso un’operazione complessa, denominata “Costa Gaia” durata per circa un mese.

L’attività, svolta da tutti gli uffici marittimi campani, ha riguardato l’intero ambito territoriale della Regione ed è stata svolta secondo direttive speciali, soprattutto nei settori della depurazione da impianti civili ed industriali e quello inerente, più in generale, il rispetto della normativa in materia di rifiuti, ai sensi del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

L’intensa attività investigativa di polizia ambientale, caratterizzata dalla elevata professionalità dei militari della Guardia Costiera,  ha portato alla luce numerosi illeciti, sia di carattere penale che amministrativo, in violazione delle norme in materia di scarichi delle acque reflue e di trasporto ovvero abbandono abusivo di rifiuti, con gravi compromissioni dell’ambiente naturale del suolo e del sottosuolo.

In totale, l’operazione ha  messo sotto sequestro ben otto discariche abusive di rifiuti, per un totale  di oltre 32mila metri quadrati, nonché numerosi scarichi non autorizzati di acque reflue tra cui, di particolare importanza, quello costituito dalle acque di risulta delle lavorazioni di un mattatoio e di una struttura turistico ricettiva adibita a cure termali. In totale sono state comminate sanzioni amministrative per 92mila euro.

Alcune delle attività avviate sono tuttora in corso, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, in considerazione della doverosa azione di esame e di verifica degli esiti delle analisi dei campionamenti eseguiti.

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