ATRANI: DOPO LA QUERELLE SUL PATRIMONIO IMMOBILIARE I CONTI TORNANO IN BILANCIO

Più informazioni su

Atrani. Il comune si è ritrovato con degli immobili che fruttavano circa 150 euro all’anno. Sarebbero stati concessi dalla vecchia amministrazione a prezzi veramente irrisori, per questo motivo, alcuni tra amministratori e funzionari della vecchia amministrazione sarebbero stati condannati a pagare 25 mila euro a testa per “aver concesso o comunque tollerato” le locazioni a canoni a irrisori. Ciò avrebbe comportato non poche problematiche all’interno dell’economia del comune, in situazione di crisi e di difficoltà. Che non fosse per questo che all’interno del bilancio sarebbe prevista la vendita di 4 immobili?

Il Patrimonio Immobiliare del Comune di Atrani conterebbe in totale 31 immobili di cui 25 ad uso abitativo e 6 destinati ad uso non abitativo. Non solo sono stati allineati gli affitti con i prezzi di mercato, il Comune ha deliberato che anche gli immobili in via Carmine, le cosiddette “case parcheggio”, siano da sottoporre al regime di locazione ordinaria. Le “case parcheggio” vennero pensate agli inizi del 1980 per risolvere tutta quella casistica di eccezionalità – calamità naturali e sfratti esecutivi – per le quali sarebbe necessario disporre un certo numero di alloggi liberi.
A proposito di ciò nel 2015 fu fatto un ricorso al TAR dopo la mancata partecipazione alla mediazione proposta dal Comune alle famiglie delle case parcheggio, alla fine queste ultime sarebbero state condannate, sia in primo grado che in secondo grado, dal Tribunale di Salerno a lasciare gli’immobili, con il relativo pagamento di tutte le spese di giudizio a favore del Comune. Insomma, alla fine i conti sono tornati. E l’assessore al bilancio e al Patrimonio Michele Siravo annuncia un bilancio verde, perfettamente rientrato. “L’aumento degli incassi dei fitti sono stati utilizzati sia per la manutenzione degli immobili, sia per finalità sociali
attraverso il fondo per il sostegno alla locazione che mette a disposizione un
voucher per chi è in difficoltà economica attraverso un regolare bando pubblico e che anzi, avrebbe previsto anche il recupero di danaro da investire in opere pubbliche.” Cita il documento scritto dalle mani dell’assessore. Non sarebbe finita qui, sarebbero stati addirittura recuperati circa 2 milioni e mezzo di euro per la messa in sicurezza dei costoni rocciosi, attraverso la pulizia, l’apposizione di reti metalliche e strutture par i massi. I fondi sarebbero già disponibili, e proverrebbero dalla
deliberazione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del
2012. Come scritto nel documento. Insomma, un sospiro di sollievo per la giunta di Atrani, capeggiata dal Primo Cittadino Luciano de Rosa Laderchi. Tutto è bene quel che finisce bene.

Più informazioni su

Commenti

Translate »