Traffico in Penisola: Troppe auto, in dieci anni un aumento di circa 7 mila

Da Massa Lubrense a Vico Equense i numeri delle autovetture in Penisola è aumentato a livelli stratosferici. Le statistiche potrebbero evidentemente servire anche alle amministrazioni comunali per valutare quale possa essere la soluzione migliore per contrastare l’emergenza traffico.

Come scrive Salvatore Dare su Metropolis, al momento risultano immatricolati 65mila veicoli, in pratica quasi mille in più rispetto l’anno scorso, tenendo conto che non sono compresi i mezzi di linea.

Considerando gli abitanti dei sei comuni, circa 82mila, la media è altissima: 0,80 veicoli a residente, in pratica quasi due auto a famiglia. 

Questa statistica, supera le grandi metropoli come Roma e Milano, ma l’elemento peggiore riguarda l’impennata delle immatricolazioni, che dal 2006 al 2016, ad esempio, descrivo un aumento dei veicoli pari al 12%. Si è passati da 57mila a 65mila in un batter d’occhio ed è questo ciò che induce ad essere preoccupati per la tenuta della mobilità quotidiana lungo il tragitto Sorrento-Napoli.

Le ragioni riguardano principalmente le difficoltà del trasporto pubblico, infatti in penisola sorrentina si preferisce utilizzare la macchina per spostarsi magari su Napoli. Non dimentichiamoci un’altro fattore che può risultare decisivo: il boom del trasporto privato, in particolare nel comparto turistico, con l’esplosione dei mezzi Ncc (noleggio con conducente).

In penisola sorrentina risultano essere state rilasciate negli ultimi cinque anni quasi 400 licenze. Un andazzo evidentemente destinato a proseguire a gonfie vele visto che le amministrazioni municipali hanno indetto con cadenza quasi annuale ulteriori bandi e procedure per le autorizzazioni, pure a carattere stagionale. Anche se il governo gialloverde sta attuando una sorta di crociata contro gli Ncc: basti pensare alla norma che obbliga i mezzi al rientro nel garage al termine di ogni corsa e che secondo le imprese e i driver rischia di infliggere un’autentica mazzata al comparto. Tornando ai numeri, comune per comune, a Sorrento si è passati da 12.477 veicoli agli attuali 14.043, nella vicina Sant’Agnello da 6.451 a 7.258; per Massa Lubrense i veicoli, nel 2006, erano 9.405 mentre ora siamo a quota 11.268. Stesso discorso per Piano di Sorrento: dalle iniziali 9.467 alle 10.717 immatricolazioni di adesso. A Meta, i veicoli sono aumentati di circa 600 unità: 5.905 a dispetto di 5.327 (dato 2006). Quasi 2mila veicoli in più nell’arco di dieci anni a Vico Equense, la “capitale” delle lamiere della penisola sorrentina: da 13.939 a 15.598 veicoli.

Il trend è in costante aumento nonostante, su scala nazionale, si parli di continuo di un decremento del mercato automobilistico. 

Le amministrazioni comunali intendono trovare un compromesso per un provvedimento consortile per la mobilità, ma ciò contrasta sia con le esigenze di “campanile” di ogni singolo paese che con l’impossibilità di porre a freno soprattutto alla decadenza del trasporto pubblico. Basti pensare al servizio proposto dalla Circumvesuviana e alle corse soppresse coi pendolari che, consapevoli del traffico, sono disposti a restare intrappolati in auto piuttosto che salire a bordo di un treno.

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