Sant’Agnello: I continui stop della Soprintendenza al restyling della stazione

Questa è un’opera di un celebre architetto del Novecento, sottoposta a rigidi vincoli. Per questo motivo c’è un stallo dei lavori per il restyling della stazione della circumvesuviana di Sant’Agnello. Nonostante la struttura sia obsoleta e decadente, la Soprintendenza archeologica di Napoli continua a bocciare il progetto del Comune e dell’azienda che ha a disposizione anche le risorse finanziarie per gli interventi.

Attivo dal 1948, l’edificio è stato realizzato su disegno dell’architetto e ingegnere partenopeo Marcello Canino, progettista anche di altre stazioni dell’ex Circumvesuviana così come del palazzo della Banca d’Italia e della sede dell’ex Provincia di Napoli. Per questo intervenire su tali immobili significa sottostare ad una precisa serie di vincoli.

Cosa che, a quanto sembra, il progetto del Comune di Sant’Agnello non fa. Da ciò le bocciature della Soprintendenza. E nulla importa che i lavori programmati prevedano anche l’installazione di un ascensore che consenta l’accesso ai disabili, al momento costretti a fermarsi davanti all’ostacolo insormontabile di ripide rampe di scale, e il completo rifacimento di servizi igienici e impianti.

Interventi necessari, dunque, per i quali l’Eav ha già stanziato un milione e 300mila euro, mentre Comune e Regione stavano lavorando ad una deroga al Piano urbanistico territoriale della penisola sorrentina e della costiera amalfitana. Dopo i no della Soprintendenza archeologica i tecnici sono impegnati per modificare il progetto ed adeguarlo alle prescrizioni.

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