PROVOCAZIONE DEL GIORNALE LIBERO ANALISI DEI COLLEGHI “ILNAPOLISTA”

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Libero: “Ai napoletani sono concessi i cori per il tifoso ucciso e lanciare pipì sui milanisti”

«“Tu puzzi” è un insulto da Zecchino d’oro. E invece nessuno si scandalizza se cantano “a Milano uno di meno” e lanciano secchiate di urina»

Libero: “Ai napoletani sono concessi i cori per il tifoso ucciso e lanciare pipì sui milanisti”

“Tu puzzi è un insulto da Zecchino d’oro”

Il titolo è inequivocabile: “Cori contro il tifoso ucciso. Ai napoletani è concesso”. Il quotidiano Libero si scaglia contro le nuove norme antirazzismo della Figc e soprattutto contro quella che definiscono un’applicazione da due pesi e due misure.

L’articolo comincia così:

Un coro contro un tifoso morto e una secchiata di piscio in testa. È questo il lurido benvenuto che i tifosi del Napoli hanno riservato a quelli del Milan sabato sera a San Siro. Già, proprio la partita che qualche giornalista ha lodato per il “bel clima” sugli spalti. Proprio la serata che, secondo altri, rischiava di essere rovinata da una canzonetta partita dai settori occupati dai rossoneri, ovvero la famigerata “senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani”. “Tu puzzi”, un insulto che suonerebbe banale anche dietro le quinte dello Zecchino d’oro. Eppure in Italia siamo abbastanza ipocriti da far diventare un gioco da bambini un affare di Stato, mentre per ragioni misteriose nessuno si scandalizza se altri imbecilli (in questo caso partenopei, ma non dubitiamo di trovare bestie anche sotto altre insegne) gridano “A Milano uno di meno”, con chiaro riferimento all’ultrà interista schiacciato da un furgoncino nel corso degli scontri che hanno preceduto la partita della squadra di Ancelotti con l’Inter a dicembre.

La linea del quotidiano è chiara. Libero fa del sarcasmo sulla nuova norma della Figc e sull’interpretazione necessaria per stabilire la gravità dei cori: “in quale caso una canzonetta verrà ritenuta effettivamente “razzista” o di carattere “discriminatorio”? Istituiremo una giuria? L’anno scorso in Valle Sabbia, provincia di Brescia, si è tenuta la prima “rassegna internazionale” dei cori da osteria: suggeriamo di reclutare i giudici tra i partecipanti, è gente che ha una certa competenza, potrebbe tornare utile”.

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