Positano, la “Dolce Vita” di un soggiorno dopo un viaggio lungo la Costiera Amalfitana

Positano, una delle mete più amate e forse la più instagrammata al mondo, offre sempre ai suoi visitatori un’esperienza entusiasmante, fatta di colori, sapori e profumi che lasciano il segno. In questo viaggio lungo la Costiera Amalfitana è rimasto folgorato Josh Martin, giornalista di Stuff.co.nz, una delle prime testate online indipendenti della Nuova Zelanda.

Il nostro dopo esser stato accompagnato da un taxi a Praiano e goduto dei paesaggi della Divina, è stato accolto dalla cordialità dello staff di Casa Angelina, posto in cui l’ha colpito “la collezione di statue di vetro dai colori vivaci ispirate alle opere di Alfredo Sosabravo, che lo fissavano con i loro occhi da gallo e facce contorte”. L’ingresso nella Perla della Costiera, per il giornalista ricorda il glamour degli anni Sessanta.

Ad attenderlo sul mare blu cobalto e le case pastello, c’era una barca che l’ha condotto verso Da Adolfo, “un posto sulla spiaggia che i ristoranti più alla moda di Capri e della stessa Positano possono solo sognare. Nonostante il labirinto per avere un tavolo Da Adolfo (hai bisogno di un buon sito web quando Beyonce mangia nel tuo posto?), il cibo è una festa italiana semplice ma perfetta: penso al carpaccio di tonno fresco, irrorato con olio d’oliva e limone dei terrazzamenti, linguine fatte a mano con vongole, prezzemolo e peperoncino, polpo fresco proveniente da pochi metri di distanza. Un posto dove fingere di prendere un barchino, sedere al locale e chiedere allo chef “semplicemente di darci da mangiare” e vedere le delizie rustiche che arrivano al tuo tavolo.”

Le strade che corrono lungo la costa velocemente sono comunque da evitare, infatti è meglio prendere un traghetto “e solcare le onde tra le principali città portuali, Capri e Napoli” per raggiungere ogni angolo della Costiera Amalfitana, ma meglio se dalla propria spiaggia privata “tra ciottoli e ombrelloni raggianti”: questa è esperienza è infatti ancora più semplice “soggiornando al San Pietro di Positano, a pochi tornanti dal centro, ma un mondo lontano da escursionisti che passano da Sorrento o sbarcano dalle navi da crociera che ormeggiano nella baia. Dalla strada principale, l’invidiabile promontorio in cui è costruito l’hotel sembra quasi nulla: una baia di passaggio o un punto panoramico ben curato? Il portiere sempre presente da il via all’ascensore e scendiamo attraverso la scogliera calcarea fino all’oasi a cinque stelle appollaiata sotto.”

Il confort e le coccole al San Pietro sono l’essenza di quel soggiorno, che ha colpito il neozelandese, che scrive del “piccolo sforzo”, fatto dall’ascensore alle piscine, le sdraio e le maioliche, per gustare un buon Spritz accompagnato da salumi e olive. Le installazioni cardio sono tra le più idilliache, tra boschi di limoni e godendo dei trattamenti a La Praire. Josh Martin confessa che alla palestra preferiva distendersi guardando i delfini dal balcone della propria camera o dalla baia della vasca; riguardo al cibo invece “il Zass non è da meno del Da Alfonso”. Lo Chef stellato Alois Vanlangenaeker, ha saputo mettere a suo agio l’ospite, rigenerandolo completamente dell’arrivo. Il giornalista con tutta sincerità poi afferma che ha preferito la Dolce vita del soggiorno, ai tanti tour enogastronomici o le passeggiate come il Sentiero degli Dei.

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