Massa Lubrense, parco al Fondo del Gesù non si farà

Una idea che rimarrà tale, almeno per adesso. Stiamo parlando del parco al Fondo del Gesù, zona Massa Lubrense. L’idea era venuta da Lello Staiano, attuale leader di minoranza, il quale ha pubblicato questo post su Facebook:

“Sognavo una Massa verde…
Forse era il sogno di un visionario più che di un uomo politico: ma poco importa, sognavo una Massa ancora più immersa nel verde, senza “muraglioni”, libera di essere vissuta e goduta. E questo mio sogno aveva come centro un luogo ben preciso: il fondo del Gesù. Un polmone verde, un’oasi di storia religiosa e di agrumicoltura: tutto questo, e forse di più, è il “giardino dei gesuiti”. Ma la storia sembra avermi dato torto: il muraglione che incombe su via Roma è ancora lì, alto, esteticamente brutto ma utile a dividere ciò che è di tutti da ciò che è privato. Ma soprattutto ad essere spazzato via è stato il mio sogno: un parco attrezzato dove storia, agricoltura intensiva e tempo libero potevano incontrarsi senza problemi. Questo mio sogno non era “campato in aria”: a provarlo è un documento ufficiale, redatto dopo un colloquio informale con l’allora proprietario Roberto Fusco. Si tratta della deliberazione di Giunta Comunale n.2 del 28 gennaio 2015: “nero su bianco” proposi la “realizzazione di un parco pubblico attrezzato nell’area dello storico giardino del Gesù”, da portare avanti nel piano triennale delle opere pubbliche 2015/2017. Un’idea, la mia, che mirava a rendere Massa centro un vero “salotto”: un centro pedonalizzabile (con la costruzione della bretella) e un parco pubblico attrezzato proprio a due passi dal centro.

D’altronde si trattava di “unificare” nuovamente la “Villarca” a Largo Vescovado e abbattere quell’orrendo e imponete muraglione prospiciente via Roma. Chi ne avrebbe beneficiato? I massesi, i turisti e gli alunni dell’istituto Bozzaotra, mica “quattro gatti”! Si sarebbe potuto ipotizzare un percorso storico – agricolo attraverso il fondo del Gesù, inserendolo pienamente nel “sociale” e rendendolo fruibile a tutti, pur salvaguardando la produzione del limone massese, apprezzato sin dal ’600, quando il gesuita massese Vincenzo Maggio fondò il celeberrimo collegio di Massa Lubrense. Le magnifiche fontane poste quasi al confine con via Rivo a Casa, i lunghi vialoni tra i limoni costruiti su ordine degli stessi gesuiti e gli antichi alberi di agrumi sarebbero stati i nostri biglietti da visita: non a caso oggi il turismo sembra aver riscoperto l’agricoltura e gli spazi verdi. Invece cari concittadini, non siamo qui a parlare di un sogno diventato realtà, ma di un sogno infranto, seppellito nei cassetti dell’egoismo e dell’incoerenza: appena insediatasi, la giunta Balducelli votò un nuovo piano triennale delle opere pubbliche, cancellando il “parco attrezzato” del Gesù.

Di lì a poco, un privato riuscì ad acquistarlo, mettendo la parola fine al sogno: per poco meno di 700.000 euro Massa Lubrense avrebbe recuperato un pezzo della propria storia, sottraendolo agli interessi privati e consegnandolo alla collettività, a quelle nuove generazioni che speriamo possano essere migliori di noi e più lungimiranti. Il tutto nell’assordante silenzio dei difensori del bello e del verde: sì, perché quando un privato fu legittimamente autorizzato a costruire un parcheggio interrato in una piccola porzione del fondo tutti gridarono allo scandalo, allo scempio e alla speculazione. Quando invece una pubblica amministrazione ha cancellato qualsiasi ipotesi di uno spazio verde collettivo, nessuno ha fiatato: eccola la logica della “doppia morale” bella e servita. Intanto ci teniamo il “muraglione” su via Roma e con esso il traffico, lo smog e la mancanza di spazi di aggregazione per giovani e turisti: in poche parole ci teniamo una Massa Centro meno bella e vivibile di quella che potrebbe essere”.

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