CIAO ETTORE! CI LASCIA L’ULTIMO RICACCIATORE

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Lucio Esposito

Ci lascia anche l’ultimo dei Fratelli Galano. Nel giro di qualche anno tutti e tre i fratelli  sono passati a miglior vita, quasi a indicare di non poter resistere al non stare insieme, come nel laboratorio per oltre un cinquantennio.

Ettore era il più giovane dei Fratelli, le sue competenze erano di tipo artistico, sapeva disegnare benissimo e si occupava del “ricaccio”. Quell’operazione minuziosa e pazientosa che con l’inchiostro di china dava vita alle figure intagliate.Negli ultimi anni di lavoro si è anche occupato di restauri di mobili intarsiati e della produzioni di quadri secondo i canoni ottocenteschi della tarsia. Ma sono memorabili tra i tantissimi nipoti e familiari, quei giganteschi disegni fatti con gessetti colorati su parete. Un enorme e fiammeggiante carro di Apollo accoglieva i visitatori a Casola nella casa di Nonno Saverio. Ci mancheranno la sua passione per il mare, per l’arte e per il bello. “Ettorì va a piglia e strumienti”, cosi si concludevano i grandi eventi o festeggiamenti a Casola, con Saverio che lanciava l’ordine di far musica.

Riportiamo in coda alcuni dei libri che parlano di Ettore Galano nella storia della tarsia sorrentina e non solo.

Ad Assunta, amatissima moglie, e ai figli Luisa  e Francesco e ai nipoti va il cordoglio di tutta la redazione di Positanonews.

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In foto alla destra del Sindaco Giuseppe Cuomo, in occasione del conferimento della medaglia di riconoscimento per il lavoro dei F.lli Galano.

FAMIGLIE SORRENTINE NELL’OTTOCENTO DI ANTONINO CUOMO

Ettore Galano, “ebanista-ritoccatore”, ha sposato, il 10 giugno 1968, Assunta Ristorato
con due figli, Luisa e Francesco Saverio.
Vittoria Galano (nata il 13 aprile 1941) ha sposato,

SORRENTO CITTA’ DELL’INTARSIO

MOSTRA “INNOVAZIONE NELLA TRADIZIONE ”

F.lli Galano
Via Marziale, 26 – Sorrento
Nel laboratorio dei Galano lavorano i tre fratelli Vincenzo, Antonino ed Ettore,
ebanisti, intarsiatori e restauratori. Hanno iniziato fin da giovani sotto la
guida del padre F. Saverio e di altri esperti artigiani sorrentini, acquistando
esperienza e abilità nell’eseguire tavoli da gioco, cofanetti e cornici sia nelle
forme classiche dell’artigianato sorrentino che in altre più moderne e vicine
al gusto del tempo.

LA TERRA DELLE SIRENE N°9

Il diverso atteggiamento e le p i ù ricche proposizioni che hanno
dimostrato verso l ‘ immagine, l a struttura e la committenza Sandro
Fiorentino, Michele D i M a i o , G iuseppe Centro, V incenzo S ti n g a ,
Giuseppe Rocco e Giuseppe Petagna da una parte e Giosuè Di Maio,
Bernardo Sole, Antonino Pollio, Giuseppe Sole, Antonino e Francesco
Paturzo, Luigi e Francesco Gargiulo, Pietro e Mario Leone, Ettore
Galano, Riccardo Propoli dall ‘ altra, non me ne vogliano se ne ho omesso
qualcuno, può essere considerato al tempo stesso terreno di scontro e
spartiacque di contrapposte dottrine tra il vecchio mondo dell ‘ intarsio,
docile all’ orpello e all ‘ espressione figurativa, ed il nuovo, volto allo
svuotamento della campitura, alla riduzione del significato al significante,
alla funzionalità dell’ invenzione.
Al di là e al di sopra dello scorrere del tempo e delle politiche a
Sorrento resta però questa teoria di artigiani che continua a trasmetterci
la fede nel proprio ruolo, l ‘ esigenza di una sincerità totale, l ‘ umiltà di
un fare che si eleva a pura Arte.

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