Chagall, sogno d’amore. Che mostra a Napoli a San Valentino seguita da Positanonews!

Chagall, sogno d’amore. Che mostra a Napoli a San Valentino seguita da Positanonews! Palloncini rossi a forma di cuore, davanti la basilica della Pietrasanta, salutano i primi visitatori. All’interno una continua allusione sentimentale, richiamo alla passione che unì l’artista all’adorata Bella, musa e amore di una vita. Parte nel giorno di San Valentino la mostra «Chagall. Sogno d’amore» che porta a Napoli 150 opere del pittore russo, tra disegni, incisioni e alcuni dipinti, più alcune proposte didattiche e ludiche. Un percorso denso, diviso in cinque sezioni che ricostruiscono l’esistenza e la carriera dell’artista di Vitebsk, lunga quasi cento anni (nato nel 1987, si è spento a Saint Paul de Vence nel 1985). La curatrice, Dolores Duran Ucar, spiega il senso della rassegna: «Ci sono tutti i temi e i motivi a lui cari: i fiori, il circo, gli animali. Poi gli episodi della Bibbia, tra cui l’Esodo, in parallelo con le continue peregrinazioni che il pittore fu costretto a vivere sotto i colpi della storia, dalla Rivoluzione russa alla persecuzione nazista che lui, d’origine ebraica chassidica, visse in prima persona».
Al centro, comunque, c’è «l’amore, che provò per la moglie conosciuta a San Pietroburgo. Più volte raccontò come si fossero resi conto subito, entrambi, di essere fatti l’uno per l’altra» racconta. Perciò la figura di Bella sarebbe sempre tornata in gran parte della sua produzione, oltre la morte che lo lasciò senza forze, e per un periodo anche inattivo: «In ogni figura femminile del periodo successivo alla scomparsa della moglie troviamo una traccia di lei». Un legame che sfida il tempo arriva fortissimo al pubblico di oggi.
La basilica della Pietrasanta, i cui spazi vengono ridisegnati dall’allestimento, rilancia l’ispirazione con grandi pannelli su cui sono state trascritte frasi dell’artista. «L’amore è l’unico sentimento che dà senso alla vita e all’arte» è la summa dell’itinerario che campeggia, in un buon colpo d’occhio, sulle travi. La prima sezione della mostra è sull’infanzia ed è dominata da «Villaggio russo», del 1929, realizzato quando l’autore era ormai trapiantato in Francia. I colori vividi, contrapposti alla neve che cade sul suo borgo d’origine, prefigurano i motivi ricorrenti: tradizione e luce. Nella seconda, dedicata al sogno e alla favola, troviamo uno Chagall realizzato secondo la maniera con cui si affermerà all’attenzione mondiale: i lavori sono esito della committenza di un lavoro su La Fontaine, e anche qui tornano le suggestioni oniriche con vitelli, maiali, rane, volpi e formiche che formano un immaginario magico. Poi si arriva ai temi sacri con la serie sulla Bibbia, fonte d’ispirazione costante per Chagall. L’esposizione propone non solo una serie di incisioni colorate a mano, ma anche due gouache intitolate «En route, l’âne rouge» e «David et Goliath», realizzati tra gli anni 70 e 80. In connessione con l’antico Testamento, il pittore illustra anche nel 1966 La storia dell’Esodo per l’editore León Amiel.
«Il poeta con le ali di un pittore», come Henry Miller lo aveva definito, è la sezione ispirata alla letteratura (tra il 1921 e il 1922 scrive l’autobiografia La mia vita pubblicata in Svizzera nel 1975) e al dopoguerra. Dopo un periodo di profonda apatia, dovuto alla fuga negli Stati Uniti e alla scomparsa di Bella, nel 1948 Chagall ritorna in Francia con la nuova compagna, Virginia McNeil. Sedotto dai paesaggi di Vence torna dipingere fiori e motivi pescati dal mondo del circo, sua grande passione sin da piccolo.
L’ultima sezione è quella in cui l’amore torna con maggior prepotenza. Qui si trovano i celebri «Innamorati con l’asino blu» e soprattutto «Le reve», il sogno, così come «Il gallo viola», che fa da sfondo alla grafica ufficiale dell’esposizione. Organizzata e prodotta dal Gruppo Arthemisia, la mostra ha come partner istituzionale il Museo Archeologico Nazionale ed è sotto l’egida dell’Arcidiocesi; inaugura l’innovativo progetto «L’arte della solidarietà», realizzato insieme a Susan G. Komen Italia organizzazione impegnata nella lotta al tumore del seno – a cui verrà devoluta una parte degli incassi.

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