Vico Equense dopo lo scempio di alberi al Faito denunciato dal WWF, arriva il sequestro del corpo forestale fotogallery

Franco Cuomo dei VAS interviene . A Napoli c’è il detto: “Santa Chiara aroppo arrubata mettette e porte e fierro” . Le telecamere non funzionavano

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Vico Equense dopo lo scempio di alberi al Faito denunciato dal WWF, arriva il sequestro del corpo forestale  . A denunciare la cosa ci pensò Claudio d’ Esposito Presidente del WWF Terre del Tirreno, prima testata giornalistica a rilanciare lo scempio di alberi al Faito è stata Positanonews ,  durante le festività natalizie , nonostante le migliaia di eventi fra la Costa d’ Amalfi e Sorrento , non abbiamo abbassato la guardia. Oggi il sequestro, neve o non neve, riportiamo un post del sempre attento e puntuale  Franco Cuomo

Dopo lo scempio, arriva il corpo forestale dei Carabinieri, e mettono l’area sotto sequestro, dopo, non prima. A Napoli c’è il detto: “Santa Chiara aroppo arrubata mettette e porte e fierro” . Le telecamere non funzionavano. Il comandante dei vigili urbani di Vico Equense avrebbe motivato la cosa attribuendo la colpa ai temporali e al sis tema di funzionamento wifi delle stesse saltato per non ben chiari motivi. Poi vien fuori che il comune di Vico Equense,  che fino a qualche giorno fa si era tirato fuori, dicendo di ignorare lo scempio e di non saper nulla né aver visto o sentito nulla,per la precisione l’ufficio tecnico diretto dall’arch. Catello Arpino, avrebbe rilasciato una autorizzazione per uno “sfoltimento” delle chiome, mentre il sindaco Andrea Buonocore, non avrebbe saputo niente né delle telecamere non funzionanti, né della detta autorizzazione. Sarebbe interessante chiedere se l’assessore ai lavori pubblici , Gennaro Cinque,sapeva qualcosa o, poverino, anche lui è caduto pesantemente dalle nuvole. E’ veramente un giochino di palleggiamento delle responsabilità al quale siamo purtroppo assuefatti. In mezzo a tutto questo, la figura del presidente dell’Ente Parco Tristano Ravallese Dello Ioio che ci fa una ben barbina figura, messo l come bella statuina proprio per non dire e non fare niente. I camion sarebbero venuti da Pimonte e appartenenti ad una ditta che esegue questo genere di lavori, sarebbe molto semplice sapere anche da chi erano stati commissionati e perché sono poi stati fatti nel modo in cui abbiamo potuto e ancora possiamo vedere, dopo aver raso a suolo, con pesantissime attrezzature avrebbero imbracato alberi colossali, li avrebbero segati e sarebbero scesi per Castellammare: anche questo appare essere tutto molto fumoso: Nessuno ha visto o denunciato niente eppure c’erano una decina di persone che lavoravano anche rumorosamente. Ora, tentare di risalire dalla ditta ai responsabili   sembra che   non sia   possibile farsi . Vedere adesso l’area dilaniata barbaramente sotto, messa sotto sequestro dalla Regione Carabinieri Forestale Campania, che forse sarebbero dovuti intervenire prima  fa venire solo molta rabbia, la rabbia legata all’impotenza di un territorio in cui non esiste nessun controllo e nessuna protezione o tutela, alla mercé di delinquenti che avranno sicuramente strumenti molto convincenti di corruzione per arrivare dappertutto. Ho sentito che sempre il Presidente dell’Ente Parco ora vorrebbe coinvolgere tutte le associazioni, comprese quelle ambientaliste , in una sorta di ecumene a difesa del Faito, i VAS già da ora gli rispondono che non si faranno mai usare come coperchio per qualsivoglia operazione del genere Corre voce che i rifiuti scaricati, saranno interrati e che non si farà nessun tipo di analisi, e che il Presidente Tristano Ravallese dello Ioio invece avrebbe voluto chiamare l’ARPAC. Come ho scritto: avrebbe; perché pare solo che sia un pio desiderio, in quanto qualcun altro, provate ad immaginare chi, da Vico avrebbe deciso per l’interramento e basta: Allora? Di cosa vogliamo parlare? I VAS ravvisano in tutto questo, un  sistema di connivenze, di silenzi e di complicità molto ma molto pericoloso e, continueranno ad informare i cittadini e tutelare il territorio, ma i VAS, non bastano, come non basta il WWF. Speriamo in un intervento della Procura, che non ci restituirà gli alberi, ma per lo meno potrebbe farci conoscere gli esecutori materiali dello scempio, perché i responsabili, a nostro avviso sono tutti nelle istituzioni latitanti.

Franco Cuomo VAS- VERDE AMBIENTE E SOCIETA’

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