Spaccio della droga dopo Piano di Sorrento si cerca la rete in Penisola sorrentina

Spaccio della droga dopo Piano di Sorrento si cerca la rete in Penisola sorrentina .  Da Castellammare di Stabia e Torre Annunziata passando da Napoli a Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Massa Lubrense. La rete della droga, di cui abbiamo parlato su Positanonews, anche prima dell’inchiesta, con segnalazioni nei pressi della scuola Carlo Amalfi e a Piazza Cota, alle spalle del Comune, come in alcune vie, è stata individuata dagli uomini dell’ Arma, ma non finisce qui . Oggi un interessante articolo di Salvatore Dare su Metropolis riprende la vicenda . Un business illecito che alimenta un gran bel giro di soldi a cui sono legati giovanissimi, studenti universitari, figli di insospettabili professionisti e qualche colletto bianco. L’inchiesta sul traffico di stupefacenti in penisola sorrentina continua e gli accertamenti non si fermano al blitz messo a segno due giorni fa dai carabinieri. Che, dopo appostamenti e intercettazioni telefoniche, hanno sgominato la mini-holding composta da quattro persone, destinatarie di altrettante misure cautelari. Le indagini, dunque, procedono. Ci sono possibili complici dei quattro presunti spacciatori incastrati dalla Procura di Torre Annunziata. Si ipotizza la presenza di ulteriori ragazzi, sempre della penisola sorrentina, nella rete dello spaccio. I compiti? Distribuire le dosi ai clienti abituali, ad assuntori insospettabili, magari pure con le tradizionali consegne a domicilio, dove scattava una sorta di sovrapprezzo sul costo pattuito per la droga. Si vedrà. Anche perché nuovi elementi per i carabinieri potrebbero arrivare già nel corso dei prossimi giorni quando i quattro indagati dovranno sostenere l’interrogatorio di garanzia dinanzi al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata Antonio Fiorentino che, nell’ordinanza di custodia cautelare, definisce “metodica” l’attività del gruppo bloccato dai militari diretti dal capitano Marco La Rovere e coordinati dal sostituto procuratore Emilio Prisco.

Ma quali erano i posti preferiti per spacciare? Innanzitutto, le piazze. Tra queste, piazza Cota, a Piano di Sorrento, nelle immediate vicinanze della casa comunale. Qui alcuni dei quattro indagati gestivano parte del sistema fuorilegge di spaccio piazzando sul mercato principalmente marijuana. Ma c’è ancora una volta la cocaina al centro delle preferenze degli assuntori della Terra delle Sirene.

Le forze dell’ordine, evidentemente, non mollano la presa. Fari accesi in particolare anche su Sorrento, dove non sono mancati negli ultimi tempi operazioni, controlli e sequestri.

Spesso l’attività di spaccio è venuta a galla in piazza Angelina Lauro, in particolare alle spalle del rione, dove ci sono i giardinetti. Senza dimenticare che un’altra zona tenuta sott’occhio è quella della Circumvesuviana di Meta.

A ciò si aggiunge a Vico Equense la zona della Villetta Paradiso. In quest’area, l’anno scorso, ci furono denunce e arresti con indagini che disvelarono un giro di “erba” gestito da pusher provenienti da Torre Annunziata.

1 arresto

PUSHER AI DOMICILIARI

Il presunto “capo” della mini-holding di spacciatori sgominata dai carabinieri è finito agli arresti domiciliari su ordinanza del gip.

3 divieti di dimora

VIA DALLA PENISOLA

Per tre dei presunti complici i giudici ha imposto invece quale misura cautelare il divieto di dimora nei comuni della penisola sorrentina

Le forze dell’ordine sospettano che il giro funzionasse anche grazie alla complicità di giovani “pony express” della droga che effettuavano consegne a domicilio

Commenti

Translate »