Ravello, Positanonews intervista Felicori: “un privilegio essere chiamato ad occuparmi di Ravello”

Ravello. Questa mattina in una giornata uggiosa, Positanonews ha incontrato il commissario straordinario della Fondazione Ravello, Mauro Felicori, nel complesso dell’Auditorium Oscar Niemeyer. Felicori, giunto nella Città della Musica nella giornata di ieri, sta tastando il terreno e comprendendo il paese. Gli abbiamo chiesto infatti come è stato il primo impatto con Ravello. “Ovviamente il primo impatto è ottimo, – ci spiega il neocommissario della Fondazione Ravello –  perché godo sin dall’inizio dell’ospitalità di persone che mi hanno accolto e anche dei cittadini di Ravello che incontro per strada. Naturalmente il mio primo obiettivo, dei primi giorni che passo qui è di prendere conoscenza della realtà, che io ho conosciuto da turista e quindi, l’occhio del turista e l’occhio del professionista non sono lo stesso modo di guardare le cose, prendere coscienza di questa realtà straordinaria, capire bene quali sono i problemi, ma più dei problemi avrò il privilegio di occuparmi delle ambizioni, di questo territorio, di questa città, di questa Fondazione: quindi noi dobbiamo saper trasformare anche le criticità che mi hanno portato ad essere commissario, imparando a trasformarle in opportunità, occasioni e possibilità di sviluppo, quindi la parola che io preferisco è ambizione, che è l’ambizione di Ravello, della Provincia, della Campania, insomma l’ambizione generale del Sud di costruire uno sviluppo nuovo intorno alla cultura. Questa è la cosa di cui mi sono dedicato a Caserta negli ultimi tre anni, in altro modo è la cosa a cui mi dedico, e considero un grande onore e un privilegio ad essere stato chiamato ad occuparmi di Ravello: sento questa come una responsabilità molto grande perché siamo obbligati a fare bella figura, a fare bene, e quindi i risultati spero che vengano, certamente non lesinerò e le spenderò tutte per questo obiettivo. Dunque avanti con Ravello!”

ravello mauro felicori

Come detto in precedenza, Felicori in questi giorni sta facendo una campagna d’ascolto, cercando di carpire il contesto su cui dovrà operare nei prossimi mesi. “Adesso devo prima di tutto imparare ad ascoltare: saper ascoltare le persone che vivono qui, saper ascoltare le persone che lavorano qui, “rubare” alle persone che vivono qui tutte le loro esperienze, le loro idee, e farle entrare in una macchina positiva e produttiva. Il mio stile è questo qui, sono uno che sa decidere, ma prima di decidere deve saper ascoltare. Quelli che decidono velocemente perché non hanno chiara la complessità delle cose, sbagliano. Se prima si ascolta a lungo, le probabilità di sbagliare calano e le probabilità di successo crescono.” Il manager culturale bolognese era accompagnato anche da Secondo Amalfitano: “Stiamo sempre al lavoro, le novità non mancheranno” – ha detto il direttore di Villa Rufolo, rivelandoci che nel complesso monumentale si prosegue ininterrottamente nelle attività, con opere di manutenzione che a breve daranno al pubblico nuovi bagni.

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