Napoli – Lazio che emozioni, vittoria al cardiopalma. Ecco cosa è successo

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Napoli – Lazio che emozioni, vittoria al cardiopalma. Ecco cosa è successo Falcidiato da squalifiche e infortuni, frastornato per le polemiche sulla vicenda degli insulti razzisti a Koulibaly, culminata con la mancata riduzione da due a uno dei turni di sospensione del franco-senegalese, il Napoli arriva alla prima gara del girone di ritorno in condizioni morali non proprio al massimo. Contro la Lazio, al San Paolo, mancano Koulibaly, Insigne e Allan per le squalifiche rimediate a seguito dei convulsi e contestati episodi accaduti durante la gara del 26 dicembre scorso a San Siro con l’Inter e manca anche Hamsik che in quello stesso match fu costretto a uscire anzitempo dal campo per uno stiramento muscolare. Ancelotti e la squadra, però, se la vogliono giocare fino in fondo per cominciare nel modo migliore il girone di ritorno e mettere pressione alla Juventus impegnata domani sera allo Stadium col Chievo.

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Pronti via e la Lazio sfiora subito il gol: Milinkovic-Savic salta più in alto di tutti sul cross da destra di Leiva ma Meret risponde da campione con una parata tutta d’istinto. La risposta del Napoli non si fa attendere: al 12’ sull’assist di Mario Rui, Milik indovina la volée mancina e quasi spacca la traversa con Strakosha immobile al centro della porta. È il 13esimo legno azzurro in questo campionato: nessuna squadra ne ha colpiti di più. E il dato è clamoroso se si pensa che un paio di minuti dopo arriva anche il 14esimo legno: la firma è sempre quella di Milik, che gira di testa il cross di Zielinski ma trova la strepitosa risposta di Strakosha che devia sul palo.

Spinge il Napoli, difende con ordine la Lazio anche se Inzaghi è costretto a ridisegnare la difesa dopo l’infortunio di Luiz Felipe che lascia il campo in lacrime al 28’ sostituito da Bastos. Il gol è nell’aria e arriva al 34’: l’imbucata di Mertens è perfetta, Callejon brucia Radu sullo scatto e infila Strakosha sul primo palo: è il primo sigillo stagionale dell’esterno spagnolo oggi capitano per una notte. Il San Paolo esplode, la Lazio vacilla e il Napoli concede il bis nel giro di tre minuti: al 37’, infatti, Milik pennella uno straordinario calcio di punizione col mancino e buca Strakosha per la seconda volta. È il suo secondo gol su calcio piazzato dopo la magia di Cagliari, Ancelotti ha trovato il suo specialista.

Al riposo sotto di due gol, la Lazio riemerge dagli spogliatoi con un assetto tattico tutto nuovo: Inzaghi, infatti, lascia sotto la doccia Lukaku e passa al 4-3-3 con l’ingresso di Correa, che si piazza un passo dietro Immobile. Il match, però, resta saldamente nelle mani del Napoli che al 57’ sfiora anche il terzo gol: Fabian s’invola palla al piede ed esplode il sinistro che s’infrange sul palo (e sono 15), sulla ribattuta Milik calcia col destro e Strakosha respinge. Subito dopo l’occasione buona capita sui piedi di Immobile, ma Meret si supera ancora e disinnesca il bomber di Torre Annunziata. Nulla può il portierino azzurro al 65’ sul secondo tentativo di serata di Immobile: Albiol lo perde in area e Ciro piazza il piatto alle spalle di Meret che riapre il match.

Quando sembra che la Lazio impensierire il Napoli, è Acerbi a combinare la frittata: per fermare Callejon, il difensore della Nazionale rimedia il secondo cartellino giallo della serata e lascia i biancocelesti in dieci uomini. Inzaghi corre ai ripari inserendo Patric e rinuncia a Milinkovic-Savic, Ancelotti prova ad approfittarne e aumenta il tasso tecnico in mezzo al campo con Verdi che rileva Diawara e dirotta Zielinski al centro. Entra anche Ounas e impegna subito Strakosha con una sforbiciata da centro area su cross di Mario Rui.

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