ITALIA DEL TENNIS VINCE L’AUSTRIALIAN OPEN JUNIORES CON LORENZO MUSETTI

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    Notizia di Gigione Maresca  Gimax . IL TENNIS ITALIANO VINCE CON I GIOVANE MUSETTI

    Classe 2002, ha battuto in finale lo statunitense Emilio Nava in rimonta: 4-6, 6-2, 14-12. Dopo la finale agli Us Open 2018, primo trofeo per la promessa azzurra del tennis.

    LOLLO fatica e vince al tie-break con impegno sudore e talento.

    Sorride l’Italia del tennis, e festeggia Lorenzo Musetti detto Lollo solo per i più intimi: classe 2002, festeggerà a marzo i suoi 17 anni con il trofeo degli Australian Open in bacheca. Il teenager di Carrara ha trionfato a Melbourne, aggiudicandosi il torneo juniores dello Slam.

    Non c’era mai riuscito un italiano prima, e il suo exploit completa il mosaico: in passato, infatti, a livello sempre juniores, Barazzutti e Gaudenzi avevano vinto il Roland Garros, Nargiso e Quinzi Wimbledon, Gaudenzi gli US Open.
    Tie break al cardiopalma: così Lorenzo Musetti ha vinto gli Australian Open

    Commento dal campo da inviato  del torneo e da fonte giornalistica tecnica della federazione Tennis e dalla testata “Repubblica”

    Musetti ha battuto in finale lo statunitense di origine messicana Emilio Nava, e ha dovuto rimontarlo dopo aver perso il primo set 6-4. Ma, forte dell’esperienza della finale già giocata a New York l’anno scorso, ha tenuto duro e vinto il secondo set 6-2, grazie anche ai buoni consigli del suo coach, Simone Tartarini.

    Il terzo set è stato molto intenso, con due giocatori fisicamente simili e con la stessa voglia: la differenza è stata proprio nei singoli punti, con l’azzurro bravo a sfruttare gli errori non forzati dell’avversario. Ma l’equilibrio è rimasto intatto fino al tie-break, senza che nessuno offrisse all’avversario delle chances. Il gioco decisivo è iniziato subito bene per Musetti, che si è portato sul 2-0, ma Nava ha replicato immediatamente. Musetti s’è riportato avanti, ma è stato raggiunto sul 5-5. Il botta e risposta è continuato fino all’8-8, e il primo match point è stato proprio per l’azzurro, annullato però da Nava con uno smash.

    Ma l’occasione è stata solo rimandata, perché Musetti è andato a servire sul 10-9 e ha tentato l’ace sulla seconda palla, uscita davvero di un millimetro. Ma, ancora, non si è distratto e ha costretto Nava ad annullargli un terzo match point. Poi è stato Musetti a difendersi, e l’altalena di emozioni è stata interrotta solo dopo ventisei scambi e al quarto match point: 14-12 ed esplosione di gioia.

    Da Melbourne dunque belle notizie: va ricordato come in semifinale fosse arrivato anche Giulio Zeppieri, classe 2001 di Latina, sconfitto proprio da Musetti nel derby. Dunque un chiaro segnale di risveglio del tennis italiano, dopo che nel 2018 abbiamo assistito alla semifinale di Cecchinato e all’ascesa di Berrettini, 22enne più che promettente.

    “Ma ora comincia il bello” ha ammonito Filippo Volandri, responsabile tecnico di Tirrenia, dove sia Musetti che Zeppieri si appoggiano e sono supervisionati. “Noi li seguiamo da un paio d’anni ormai, sebbene loro lavorino benissimo con i loro tecnici di fiducia. Ma sanno che questi tornei non devono essere l’obiettivo, ma lo strumento per approdare nel circuito maggiore. La sfida è solo all’inizio”.

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